Mi sono rituffata nel passato lontano. E' successo sabato, biglietti in mano dell'Heineken Jammin Festival, Cure in primis, con la mia Marika forever, abbiamo varcato il confine veneto con quel FrecciaBianca visivamente tanto Eurostar, che puntuale c'ha fatto scendere alla Centrale di Milano.
D'obbligo un giro in zona duomo, alla ricerca di una bettola che non sapesse da turisti, e ce l'abbiamo fatta, mangiandoci una pizza in un ristorantino ove solo milanese si sentiva parlare. Bene, almeno qui non veniamo fregate. Due pizze, acqua e caffè 23 euro. Onesti sì.
E con la panza piena, le strade zeppe di donne e omaccioni alla caccia dell'affare nella prima giornata dei saldi, siamo partite verso Rho.
Clima rovente, asfalto che tagliava le gambe, non aiuta il benessere fisico, quello mentale è già diretto alla serata, pregusta il sound dei Cure, che ci riporta piccoline, ma che un posto hanno avuto nella nostra adolescenza.
Così per non scottarci, pensiamo bene di gironzolare tra i vari stand allestiti e così ci facciamo un tatuaggio all'hennè, ci improvvisiamo chitarriste in una stazione multimediale, che non chiedetemi cosa accade, ma si deve pizzicare la corda, tenendo il tasto che ti dicono e ti sfidi con l'altro concorrente. Marika mi ha letteralmente stracciata, ovvio non c'avevo capito nulla di sto gioco. Pazienza, io e tecnologia non andiamo d'accordo. Per la prima volta ho preso in mano una chitarra mancina. Io che i pochi accordi imparati e sudati, li facevo da destra. Mi sono quasi emozionata!
Il concerto è stato esemplare. Non ho assolutamente voluto farmi condizionare da stampa e altri blog, solo la mia opinione. Pertanto esemplare l'esecuzione e la presenza in palco di 2 ore e 50. Poco dialogo con il pubblico, un Robert molto timido, rimasto tale come 20 anni fa, le rughe certo si vedevano. Tutti i classici eseguiti, non ci si può assolutamente lamentare; naturalmente la partecipazione è stata scostante da parte del pubblico, il tutto dato da più di trenta canzoni, tra cui diverse simili tra loro, e quindi un paio di volte la noia s'è sentita, e il brusio tra di noi c'è stato.
La compagnia è stata fantastica, a volte le cose assumono un aspetto speciale proprio perché le sinergie che si creano sono equilibrate e perfette, e così grazie anche a Davide, Elisa e Giacomo. E' una mia fissa, sì certo, ma queste attrazioni mi piacciono e soddisfano, soprattutto perchè non ci voglio trovare un significato: sono belle perchè sono così spontanee.
Non mi dilungo sul rientro...e la notte in stazione a Milano...alla clemenza delle guardie a farci entrare e aprirci il portone ... e a tutte quelle fotografie mentali che mi sono fatta gironzolando per 3 ore, gli innamorati stesi a terra abbracciati che dormivano, e alle ronde delle guardie, e ai segni zodiacali scavati nel marmo dell'androne della stazione, e alle teste penzolanti di chi fortunato è riuscito a sonnecchiare.
E' stato un weekend ++11 ...
Sono belle le avventure con le amiche!
RispondiEliminaQuante emozioni :)
RispondiEliminaGrandi Robert & Soci!
Beata gioventù!! Un po' vi invidio !!! Adoravo fare queste cose :))
RispondiElimina@Kylie, esatto! e stasera si replica ... c'ho preso gusto che il mio uomo vada ad addii al nubilato al sabato!!!
RispondiElimina@Ceska, eh sì ... ma c'eri???
@Vaty, gioventù passata!!! sono 33 suonati, però non li sento!!!
no va bè....stavi a 10 km da casa mia.....^_^
RispondiEliminabello leggere che fai cose che ti piacciono e ti divertono , scapestratella ;)
Fantastica cronaca in presa diretta, senza prendere fiato. Sei una raccontatrice di concerti infallibile, invidio il tuo spirito...
RispondiElimina@Alligatore, grazie. Detto da te è un grande complimento :)
RispondiElimina@Barbara, ma daiiiii!!! mi sto dando alla pazza gioia, ogni tanto ci vuole!
Thanks for sharing.
RispondiElimina