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domenica 9 giugno 2013

World Oceans Days

Sono in ritardo di un giorno, ma questo non importa.
Ricordarsi delle cose non deve sempre essere prerogativa di una data; se ci teniamo veramente a qualcosa, sentiamo la necessità di farlo ogni giorno, come avviene per le persone che amiamo: non pensiamo a loro solo il giorno del compleanno, ma costantemente. Vero?
Ieri, 8 giugno, era la giornata mondiale dedicata agli oceani.
E a tutti gli esseri che vivono nel mare, che lo popolano: l'oceano è  la loro vita e il loro ambiente. Gli oceani e il mare che oramai sono diventati la nostra discarica, dove la pesca è la "forma buona" della caccia (a tal proposito mi rivolgo a quelli che dicono "poverino, non mangio il fagiano perchè gli hanno sparato", eppure poi si cibano del branzino pescato con l'amo, o che ha visto la propria libera vita svanire da una rete... è ipocrisia questa, capito ???? [e poi il pesce cucinato con l'occhio, non vi colpisce dentro???]), dove si effettuano esperimenti nucleari e si trivella.
Una giornata dedicata a loro. Che deve diventare "ogni giorno dedicato a loro".
Sensibilizzarsi all'ambiente: per me è una cosa ovvia, ma forse serve una rieducazione in merito. Vi invito a essere curiosi, quella curiosità di scoprire cosa sia un ambiente marino, ricordarsi che è come il giardino di casa propria che vogliamo e pretendiamo sempre pulito, e quindi essere sensibili alla sua salvaguardia. Tutto qua. Semplice. Invece di gossippare, basta solo curiosare e far brillare i propri neuroni per una valida causa, comprenderla e renderla una propria abitudine. Scegliere da dove partire diverrà una sfida con voi stessi ;)

Una canzone, tra le mie preferite,  "Amongst the waves" dei Pearl Jam, sentita e voluta per la causa della salvaguardia degli oceani.


"...Riding high amongst the waves
I can feel like  I
 have a soul that has been saved
I can see the light
coming through the clouds in rays ..."


mercoledì 24 ottobre 2012

23 ottobre 2012

Mi si domanda se ho una coscienza. E io certo, ce l'ho.
Anzi, profondamente ancorata al mio essere e alla mia essenza.
Probabilmente ci sono cose che non sono effettivamente coscienza, oppure anima come preferisco chiamarla io. Queste cose sono i martellanti pensieri che  la mente sforna e che si intrufolano in questi meandri macchinosi che si chiamano eventi della vita. E l'anima soffre di queste insidiose e macchinose minacce che bloccano qualsiasi istinto e spontaneità d'animo. [vedete, anche nel gergo si dice così... l'anima è spontanea].
Mi trovo a dire che "faccio scorrere" le cose, e forse significa che le faccio accadere, senza pensarci troppo, senza far coinvolgere la mente. Ma questo non vuol dire che non ho coscienza. Sarò sì incosciente, ma non senza anima. E se preferisco vivere la giornata non devo essere additata, invidiata e messa da parte, ritenuta non idonea, criticata e offesa.

Questo deve valere per tutti, non solo per me. E cerco ogni giorno di distogliere la mente dalle compulsive critiche che vorrebbe uscire e che vieto, e blocco, perchè non sono parte di me, della mia essenza. Io sono ben altro. C'è dell'altro dentro. Che si vede, forse, ma che soprattutto posso dimostrare.

Perché spesso la felicità è anche in un attimo, è anche assaporare la verità, confrontarsi e comprendere le cose per quello che sono. La felicità è anche accettare, sentirsi appagati, è la gioia di un istante. Sono le lacrime che scorrono, lo stereo a palla nella canzone che più ti stordisce la mente. Perché è la mente che vuoi far assolutamente allontanare dalla coscienza, dalla tua anima.

Accade poi che vivi giorni come oggi, in cui ti dimentichi anche di mangiare e che le cose appaiono più chiare.
Ho messo i piedi a bagno nell'acqua fredda, quell'insidiosa amica che si chiama acqua, che tanto mi ha dato, che mi avvicina alla paura e che trasmette più di ogni altro elemento. Raccogli una conchiglia e come altre volte nella mia vita, c'ho segnato una data. Il ricordo di oggi.
E comprendi, accetti eppure lasci che le cose vadano secondo quello che effettivamente senti e provi. In quell'esatto istante.
L'Aleph, che unisce le anime, al luogo e al tempo, nella tridimensionalità impercettibile.
E da L'Aleph di Paulo Coelho, finito di leggere pochi giorni fa, vi lascio con questa riflessione...
"se ti accanisci per scoprire le cose buone o cattive del tuo prossimo, finirai per dimenticare la tua anima, avvertirai un grande sfinimento e ti consegnerai alla sconfitta poichè avrai sprecato ogni energia giudicando gli altri"
e poi quest'altra ancora 
"non si possono domare i sognatori".


Fate bei sogni ...

P.s.: mi sono regalata un pendaglio pure, con un sole che c'ha un terzo occhio e dall'altra parte il Tao, e il nuovo album di Battiato, e una corsa in bicicletta in una strada di campagna scura illuminata dalla mezza luna crescente e da un mare di stelle...

venerdì 28 settembre 2012

L'Inglés e il Sole

Non mi faccio mai mancare un libro: in auto, in macchina, in valigia, in ogni stanza di casa. Almeno uno ci deve essere.
E sappevo che stamattina metterci "Per chi suona la campana" di Ernest Hemingway c'aveva il suo perchè. Scegliere tra i libri che sto leggendo quello che più si addiceva a  questa giornata non poteva essere più visionario e lungimirante. Questione di stregoneria. Ovvio.
 
E la mattinata, direi quasi prevedibilmente, s'è girata da "tempo interiore variabile soleggiato", a "tempo interiore burrascoso". E ripeto prevedibilmente, perchè non sono assolutamente fan del meteo, ma mi vien bene pensare, immaginare e zapparmi contro la sorte. Questione di karma.
 
E allora visto che l'incazzatura e la rabbia m'hanno appioppato un colpo duro che ho parato con un'abbuffata di bombolone farcito alla marmellata, me ne vado al mare, porto al mare con me l'Inglés, che Hemingway me l'ha fatto innamorare a prima vista.  mi tolgo questi stivaletti e camminerò, camminerò fino a sfinirmi e svuotarmi da questo senso di costrizione rabbiosa. Questione di sole.
 
E fare attenzione al sole, sempre.
 Perchè nutre, riscalda e colora. 
Stimola, sorride e ascolta.
 C'è sempre, riflette e irragia.
 Porta ottimismo, allegria e fiducia.
 Però brucia.