Così si dice. Nei modi di dire, che nella maggior parte dei casi non ammetto nel mio colloquiare e scrivere, cerco sempre di dare un senso logico, ricercato da me, non da web ed enciclopedie.
Ecco quindi che in "momenti di poesia" ritrovo quelle sensazioni che la lettura o scrittura di una poesia mi trasmettono. Sono vere emozioni, maggiori e assolute rispetto alla lettura di un libro. La poesia ci offre questo, riporta a galla la nostra essenza, il nostro sentire sottile, assopito dalla quotidianità, dalla frenesia. E' estasi portata a parole, e tramutata in brividi e batticuore, e sensazioni di ogni tipo che viaggiano attraverso i nostri sensi, ovunque. Sono i messaggi che il nostro io profondo, anima, o come preferite chiamarla, invia al nostro corpo, che diventa messaggero e traduttore.
Leggere poesie, dovrebbe diventare la nostra pillola quotidiana. Una meditazione attiva e molto semplice, che non implica scuole e studi. Solo lasciarsi trasportare e cullare.
A me le poesie piacciono. In questo mese di aprile, costretta a tantissime corse e frenesia, ho avuto la possibilità di essere ripagata con tante piccole cose e momenti molto intimi, momenti di poesia. E sono grata per essermene accorta. Stiamo perdendo questa capacità di essere intimamente vicini a noi stessi e non ci accorgiamo delle piccole cose.
E mentre me li ripasso in testa, li definisco "momenti di poesia" e caspiterina, a me non piacciono i modi di dire, eppure in questo caso, me lo perdono perchè ci credo profondamente.
E quindi, mi regalo anche qualche poesia in più da leggere, per non dimenticarmene di questo profondo appagamento che riesce a dare...
...quindi vi lascio questa di Neruda, un po' perchè a me piace tanto lui, un po' perchè nominato di recente...
"Bimba bruna e flessuosa, il sole che fa la frutta,
quello che riempie il grano, quello che piega le alghe,
ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi
e la tua bocca che ha il sorriso del'acqua.
Un sole nero e ansioso si attorciglia alle matasse
della tua nera chioma, quando allunghi le braccia.
Tu giochi con il sole come un ruscello
e lui ti lascia negli occhi due piccoli stagni scuri.
Bimba bruna e flessuosa, nulla mi avvicina a te.
Tutto da te mi allontana, come dal mezzogiorno.
Sei la delirante gioventù dell'ape,
l'ebbrezza dell'onda, la forza della spiga.
Eppure il mio cuore cupo ti cerca,
e amo il tuo corpo allegro, la tua voce disinvolta e sottile.
Farfalla bruna dolce e definitiva
come il campo di grano e il sole, il papavero e l'acqua."
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Vostri e miei Raggi di Sole ^^