Tecnologia sì, tecnologia no...
Uno sbattimento quest'ultimo periodo con grandi rompimenti di palle da parte di amici e amiche perchè non sono what'suppata e perchè non posso voiperarle e perchè non c'ho l'ultimo modello di grido del telefonino.
(Pensate, che scattate delle foto al concerto degli Skunk Anansie di ieri, non me l'hanno fatta avere per boicottare il mio poco essere tecnologica)
Ma secondo voi, cos'è essere tecnologici? E che uso ne facciamo della tecnologia?
Vi spiego un po' la mia teoria. Molto brevemente, uno spunto per interagire assieme, visto che attraverso la tecnologia interagiamo costantemente tra blogger!
La tecnologia è progresso, nessuno lo nega e tutti ne traiamo benefici. Ha ottimizzato dei processi, è utile per facilitare certe mansioni, è veloce e a portata di tutti, a volte intuitiva. Ci riempie i tempi morti, ci fa compagnia, a volte risparmiare, fare amicizie nuove, interagire e dire la nostra con più facilità.
Quello che ci ha portato è che facilità la vita, ma non la risolve. Ci sono cose in cui la tecnologia riesce anche a togliere. La personalità dei rapporti si sono sfibrati. Non posso immaginare di essere considerata una persona diversa solamente perchè non riesco interagire con gli amici...Ci si allontana dai sensi, i miei adorati sensi che amo mettere alla prova costantemente, anche soffrendo, ma sono quelli che in effetti danno il senso alla mia vita.
La natura, l'uso delle braccia, il respirare l'aria aperta si fanno senza tecnologia. Eppure anche questa è vita. Una vita priva di controllo, libera e serena, lontana da ogni vincolo.
E poi l'uso del cervello: questo nostro computer interno che non si trova più a cercare/trovare soluzioni ai piccoli intoppi della vita, a non poter ricordare più un numero di telefono a memoria, a dover per forza utilizzare i promemoria telefonici per ricordare le date dei compleanni. Solo piccolissimi esempi, quotidiani, di come abbiamo disabituato ad usare la nostra capa. Sentire l'odore di un libro, osservarlo, sottolinearlo, renderlo vivo, toccarlo e farlo bene di piacere.
Ne sono certa, cadremo tutti nella trappola del telefonino touch-screen, ma spero il più lontano possibile. Perchè voglio anche riempire le mie giornate e non trascorrerle unicamente appiccicata ad uno schermo, a interagire attraverso messaggini e sorrisini. Sono pronta a un altro digiuno tecnologico se fosse il caso.
I sorrisi apprezzateli reali, quelli del mio viso, che si abbinano bene ai miei occhi.
Abbiate coraggio di essere ancora umani.
;)))))))))))))
RispondiEliminaCiao Elena :)
RispondiEliminaTema interessante e quantomai attuale. Due i punti che hai toccato: "tecnologia" ed "essere tecnologici". Per "tecnologia" non dovrebbero esserci dubbi, è sufficiente un dizionario; hai centrato perfettamente il problema quando dici che è progresso, che dovrebbe essere utile per semplificare certe mansioni, in senso più ampio per semplificarci la vita. Dovrebbe, ecco il problema... L'uso/abuso improprio della tecnologia fa si che la vita, sotto alcuni aspetti, diventi in realtà più complicata. Siamo diventati schiavi dello smartphone e di conseguenza ci sentiamo obbligati a controllare cento volte al giorno l'email (neppure fossimo Marchionne), facebook, i mille social network cui siamo iscritti. Quando siamo in ufficio scriviamo email per ogni stupidata che ci passa in testa e due ore della nostra giornata passano per consultare le emails spedite con altrettanta leggerezza dai colleghi. Si potrebbero fare mille altri esempi analoghi.
Essere tecnologici dovrebbe significare semplicemente "essere fruitori di tecnologia", preferire dunque l'utilizzo delle novità piuttosto che i vecchi sistemi manuali. Un contadino che usa il trattore è tecnologico rispetto ad uno che usa l'aratro a buoi.
Nel linguaggio di tutti i giorni però "essere tecnologici" ha assunto un significato diverso, è diventato sinonimo di vera e propria schiavitù da ultimo ritrovato della tecnica. Se hai un cellulare dell'anno scorso non sei tecnologico, se hai l'ultimo modello ma non hai installato whatsapp non sei tecnologico. Se non fruisci di tecnologia in ogni momento della giornata sei un troglodita!!!
Lo ammetto, in questo senso sono abbastanza tecnologico: ho uno smartphone e mi collego abbastanza spesso alla rete (più per necessità, modero un forum di fotografia), passo ore davanti al computer... ma ogni tanto cerco di ritagliarmi un piccolo spazio libero dalla tecnologia, con un buon libro davanti. Un buon film stando comodamente sdraiato sul divano va bene lo stesso oppure è troppo tecnologico?
Ciao :)
Flavio
Io sono una vecchia bacucca e sto bene così anche senza l'ultimo modello di telefonino...
RispondiEliminaUn bacione cara e buon venerdì!
Uahauahauah non sei what’suppata??? Batti il 5 sorella!!!
RispondiEliminaHo apprezzato molto questo tuo post perché in maniera semplice e concisa dice il vero!
Grazie alla tecnologia tutto è diventato + facile, dal lavoro, al prenotare una vacanza, dal mantenere i rapporti con i dottori, al fare la spesa. Ma è così facile cadere nel tranello di preferire il virtuale dal reale…ti faccio un’esempio: a volte la sera mi trovo con una cara amica che divide il tempo che passiamo assieme con me e il mondo intero su What’sUp -_- anche a me capita di mandare sms quando sono in compagnia ma non ogni 5 minutiiiiii -_-. Basta mi hai convinta, la prossima volta che capita gliene parlo, echechezzo!!!
Mi trovo tanto spesso a riflettere su questo, ultimamente, capiti a fagiolo col tuo bel sorriso che mi fa arrivare tanti byte di simpatia!
RispondiEliminaSai cos'è che mi fa arrabbiare? Che sempre più spesso dico "mi serve, non posso fare a meno, mi è indispensabile" tutta questa tecnologia quando in realtà non è così vero.M'infastidisce sentirmi dipendente da un monitor, da un touch screen, tanto più quando mi rendo conto che le mie amicizie e i miei rapporti con gli altri, in carne ed ossa o meno, gravitano fin troppo attorno a questi congegni! E vogliamo parlare dell'"amica facebook" che per strada si gira dall'altra parte?
Non può funzionare così. Confesso che a giugno il digiuno tecnologico della campagna, per quanto forzato, mi fa rinascere.
"Il telefono della persona chiamata potrebbe essere spento"...aaaaahhhh.