Pezzo cantato col cuore ... con cui Arianna Antinori ha concluso il concerto ieri nel mio paesello di provincia dove sono nata e cresciuta, Vascon, durante la manifestazione "Co' i piè descalsi".
Clima sereno, rock e blues e soul, amici e e un bicchiere di vino: a volte il segreto è proprio questo, riappropriarsi della leggerezza e non farsi mille seghe mentali tipiche della nostra società. La musica ha questa capacità di farci allontanare dai pensieri e unirci agli altri. Così è stato negli ultimi quattro giorni, in cui ogni sera non mi sono fatta mancare un concerto, tra cover band di ACDC, Ramones, concerto di Morricone all'Arena, e rockabilly e rock-blues. Stili e generi diversi certo. Versatilità e voglia di scoprire compensano queste diversità.
E poi c'è il pezzo di cuore che oggi ho sfornato! Si tratta di un dolce, poco dolce, desiderato perchè già sento odore di autunno, e m'è venuta voglia di castagne, e la farina di castagne c'era e pure pinoli e uvetta. Tutto il necessario per poter togliermi questa voglia di autunno. E questo dolce è venuto divinamente, impossibile resistergli, è stato un mezzo per poter trasmettere tutta la mia carica entusiastica di felicità che ho oggi.
La ricetta del castagnaccio, come lo faccio io, è la più semplice che ci sia.
Versare 300 gr di farina di castagne, setacciata, in una terrina, e unirci 3 cucchiai di olio d'oliva, una presa di sale e 3 cucchiai di zucchero di canna grezzo mascobado. Molto lentamente unire dell'acqua a temperatura ambiente, e mescolare con una frusta il tutto, fino a creare un composto simile a una pastella. Unire una manciata di uvetta precedentemente ammollata, e versare il composto in una teglia per dolci, (io lo stampo a forma di cuore di Ikea, in silicone: sfizio che mi sono concessa, e felicissima dell'acquisto, funziona benissimo!) sopra il tutto cospargere con dei pinoli.
Infornare, per circa un'ora, in forno statico a 190 gradi. Appena la superficie inizia a creparsi il castagnaccio è pronto!
Un dolce vegan, privo di crudeltà, e che con la forma di cuore diventa irresistibile. E con l'autunno in arrivo diventa l'anteprima giusta per scaldare e fornire amidi e proteine. Nella semplicità delle cose sta il segreto. I nostri nonni lo sapevano e fortunatamente c'hanno lasciato queste eredità.
Quel pezzo l'ho addentato io, non ce l'ho fatta a trattenermi e a seguire l'istinto. Buono, veramente delizioso.
Ad ogni pezzo di cuore affidiamo una parte dei nostri sentimenti. eppure è un tutt'uno. Ricordiamolo per amare ed abbracciare indistintamente tutta l'umanità. Riuscire a sentire questo, percepirlo, è uno dei miei sogni che si sta realizzando.
E non mi fermo.
Complimenti per la tua bellissima ricetta, me la segno...non ho mai provato il castagnaccio!
RispondiElimina@Artù, grazie! vedrai, semplice e veloce!
RispondiEliminaVerissime parole sulla musica, fa davvero bene al cuore, in ogni occasione.fare un'overdose di concerti come la tua rimette al mondo.
RispondiEliminaIl castagnaccio a cuore! <3 Nella mia zona con la farina di castagne ci si sono sfamate intere generazioni in passato, ma lo facciamo anche oggi, semplice come il tuo ma basso basso, quasi croccantino...
@Natadimarzo, cuore sia! la farina di castagne l'ho messa anche in un altro dolce...magari lo posto se mi riesce uguale!!! con le mele, dà l'idea dell'autunno!
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