Le folgorazioni esistono, e io l'ho avuta dopo aver letto questo post.
Ignorantissima in materia, quasi disinteressata mi sono voluta buttare nell'avventura di questa lettura, per curiosità, perché ho imparato a fidarmi dei consigli disinteressati dei miei amici blogger e perché volevo completamente allontanarmi da naturopatia e affini nel periodo immediatamente dopo la conclusione della stesura della tesi, tra fine aprile e i primi di maggio.
Si tratta di "Restiamo umani", di Vittorio Arrigoni, di lui tutto è scritto nel link a cui vi ho rimandato prima, un diario testimonianza dell'offensiva israeliana Piombo fuso contro la Striscia di Gaza.
Le sue parole risuonano nella mia testa, scorrono lungo il corpo, rileggerle mi mette i brividi, non possono lasciare indifferenti. In questo caso l'ideologia che ognuno crede di avere, non può avere il sopravvento. Perché si parla di umanità, di cronaca umana, di sentimenti che scatena dentro questa umanità.
Se ne parla, dell'umanità: ma sappiamo cosa effettivamente sia? Riusciamo a immaginare a interessi economici, bellici e al potere e di come essi possano spazzarla via in un secondo questa umanità? Non credo che sia cosa semplice s-radicarsi dalle proprie convinzioni e comprenderne la profondità del significato. Ma è necessario: per evolvere e sperare in una società migliore, quella a cui tutti aspiriamo c'è necessità di consapevolezza, anche in tematiche che non riguardano i nostri più vicini confini.
Non si tratta solo di un libro politico. Non si tratta di convincere nessuno a cambiare idea. E' testimonianza. Come piace a me, come spesso ho cercato di far passare io in altre tematiche. Con la testimonianza si costruisce con umiltà, l'ultima intenzione è quella di ricavarne qualcosa.
Vi riporto un estratto che mi ha particolarmente colpito e a volte nei miei momenti di silenzio queste parole risuonano dentro. Le parole difficilmente hanno questo effetto a lungo termine dentro di me. Auguro lo stesso a voi.
"... le fabbriche degli angeli sono in produzione a ciclo continuo anche questa sera [...]. Quei corpicini smembrati, amputati e quelle vite potate ancora prima di fiorire saranno un incubo per tutto il resto della mia vita, e se ho ancora la forza di raccontare della loro fine è perchè voglio rendere giustizia a chi non ha più voce, forse a chi non ha mai avuto orecchie per ascoltare"
Ti ringrazio per il richiamo al mio post ... quando uno scrive, poi spera che altri leggano e trovino le stesse risposte (o altre domande), e questo tuo scritto dimostra che il mio ha avuto un senso. Poi, mi pare che tu abbia scelto una frase emblematica, di un attivista che faceva quello che diceva e diceva quello che faceva, uno dei pochi testimoni (forse l'unico occidentale) presente nei giorni del massacro. Del resto lui era un terzaniano convinto (nel suo blog, molti post dedicati a Terzani, mi pare anche il suo primo), che ha insegnato a non fidarsi delle agenzie di stampa, delle veline del potere, ma ad andare sul campo e verificare di persona. In ultima analisi, il suo libro, ha un valore letterario forte, oltre a quelli umanitari e di pura testimonianza. Grazie, le tue parole, mi fanno riflettere in un periodo molto frenetico per me, troppo per i miei gusti ...
RispondiEliminaio ringrazio tutti e due, sono molto ignorante in materia e mi date modo di rimediare.
RispondiElimina@Alligatore, ha senso quello che scrivi! te lo garantisco! Mia piace questo scambio di opinione e forza, credo che la rete, sia "rete", proprio per tessere anche questi scambi e renderli più consapevoli dentro di noi...
RispondiElimina@Barbara, ignori, come me del resto...per fortuna tenacia e voglia di cambiare e andare a fondo ce l'abbiamo!