E quello che accade è che poi mi ritrovo a includere nell'Elena pensiero, che è pure Elena sentire, tantissime cose che vedo e sento e odoro e tocco e gusto.
Che sia il periodo? che sia la primavera? Che sia la tesi?
Beh, qualcosa è accaduto sta di fatto che, tanto per condividere (che ultimamente mi piace):
- sono settimane che mi alzo con il sorriso, e precipitata in macchina per andare a lavoro, canto per tutti i 16 km che faccio per arrivarci;
- mi sento veramente bene, non m'importa della pioggia, non mi condiziona minimamente, e anzi me la prendo visto che c'è. Esco senza ombrello, in caso capelli raccolti così non s'arricciano...
- ho deciso che è giunta l'ora di fare le cose con più calma, soprattutto a lavoro, una cosa alla volta. Già mi veniva bene, ora devo ottenere il buono per poi aspirare all'ottimo...
- ho cambiato punto di vista, mi sono auto-costretta ad osservare chi mi sta sulle balle, sotto un'altra luce...e il risultato è stato positivo. Ogni persona mi trasmette dei lati positivi e così mi apro unicamente a quelli. Provare per credere. Ho anche tagliato diversi rami secchi. E la linfa scorre meglio.
- in cucina ci voglio ritornare con lo stesso impegno di mesi fa. Però la mia autoproduzione di pane con la mia pasta madre è costante e benefica. Sento che è parte delle mie energie, e percepisco il suo nutrimento. E' un sentire sottile, ma c'è e mi rende ... felice, sì!!!!
Non mi aspetto nulla, mi allargo all'universo ogni giorno. Questo sì che lo faccio. Mi allargo, lo sfioro, e questo piace a entrambe, uno scambio reciproco.
E ricordare che dopo la pioggia, esce il Sole ...