mercoledì 29 giugno 2011

Il mio amico mangiatutto

Adoro cucinare per gli amici, poi quando si tratta di affamare un mangiatutto iper carnivoro, dall'animo dolce e un po' orso ancora di più... e ancora di più quando la cena è una sorpresa, e non rivelo nessun piatto!
Mio marito è un mangiatutto, oramai semi.vegetariano, e capita spesso che se abbiamo a cena amici, scappi una pasta con il pesce o un'orata al forno che cucina e tocca lui. Tutto il resto, vegetariano-vegano, però lui dice..."almeno qualcosina...senno fai la pizza, che nessuno tira il naso".
Non ci mancano poi gli amici che mangiano solo carne e a cui non piacciono le verdure. nessuna,tranne le patate. se per loro io sono il problema, per me loro fanno solo un po' di pena...diciamo che non sanno cosa si perdono, non ci mettono consapevolezza nel tagliare una bistecca, manco si accorgono che quel taglio non è il primo avvenuto in quella fettina... Ne ho diversi, almeno 5 ne conto: quello che mangia qualche verdurina, ma appena colta dall'orto calda dal sole, quello che mangia capuccio e patate ma apprezza la mia guacamole, quello che guai se peperoni o quant'altro invada le altre pietanze nel piatto sennò non mangia più nulla, e odia i soffritti di verdure, quello che solo patate ... così a loro faccio provare hummus con i crostini, le melanzane sottolio, qualche oliva, magari una focaccia, piselli in ogni salsa, qualche risotto "bianco" bagnato di vino, magari raboso, il vino della mia terra.
L'altra sera però la cucina era mia, imperavo io e ho stupito i commensali con tutto vegan. Naturalmente a sorpresa e solo a fine serata ho chiesto cosa accumunava tutte le pietanze portate in tavola: la non violenza e un ridotto consumo energetico dovuto ai vari passaggi per dar da mangiare alle povere bestie e senza eccessivi sprechi d'acqua e carburanti.
Il mio sforzo è stato applaudito, e un bel sorriso s'è visto nel viso dei miei ospiti.
La mia missione è quella di portare a condividere anche tra le mura domestiche di casa mia, la cultura vegetariana e vegana. Senza sforzi e armi, e magari optando per una mozzarella o della ricottain frigorifero per le emergenze (d'altronde è quello che pure io mangio nelle situazioni di sola carne).
Il mio benvenuto all'amico mangiatutto è stato un antipasto tricolore con chapati. Dell'hummus,- sapore del MedioOriente e dell'India- guacamole, - richiamo del Messico- e dei pomodori da bruschetta - quel tocco di italico, che cé stà! -. Mi sono detta che dovevo stupirli con le cose più semplici e comuni che la cucina vegana propone, dimostrare che nelle semplici cose la cucina prevede zero crudeltà.
Poi  è seguito del cus-cus (sìììììì c'ho la fissa, non odiatemi!!!) alle verdure, come contorno verdure alla griglia e secondo piatto una frittata di farina ceci con le cipolle. E per finire in dolcezza, dei cioccolatini di muesli, e una rovesciata di mele.
Certo, ve le proporrò quest'ultime ricette, sono lì pronte per essere condivise... ^_^

.... intanto però vado a tirar fuori le valigie, inizia il conto alla rovescia...la Puglia è alle porte!!!

martedì 28 giugno 2011

Arancine di cus cus

Sto un po' ricapitolando ciò che ho cucinato quest'ultimo mese. Un po' di cosette mi sono veramente riuscite bene, che dire meglio che le proponga, no???
Le arancine ce le avevo in mente da un po'. Avevo letto la ricetta nel blog di Mirko, e veramente avevo l'acquolina in bocca a vederle. Dovevo assolutamente provarle...il tempo era poco, mi appuntai di farlo nel periodo post esami.
L'occasione per provarle prima fu il 2 giugno: ero invitata da amici a una grigliata (haimè, non incazzatevi, ma ho molti amici mangiatutto, anzi solo mangiacarne con cui ci cozzo di continuo, una "lotta" spietata a suon di piatti, per fortuna loro cedono ai miei ^_^) Naturalmente ero il problema della serata, oramai sanno che preferisco non impegnare nessuno in preparazioni vegetariane, non oso nemmeno proporre qualcosa di vegano, così mi porto da casa l'occorrente, offro ciò che preparo e così stuzzico il palato di chi è lontano mille miglia dai miei sapori. Gli apprezzamenti ci sono sempre, e anche le richieste di rifare quello che porto in altre occasioni!
Beh, quel giorno decisi di portare guacamole: c'è chi mi ha chiesto se era tutto crudo! ehn beh, certo che sì, che domande!!! E l'ha mangiata pure un amico che non tocca verdura :( non sa che si perde, però l'avocado in questa veste gli è piaciuto!!! Evviva, l'ho conquistato!
Come piatto unico m'ero preparata il cus cus di zucchine, già proposto qui. E qui il malanno. Mentre me lo preparavo, al primo giro di "bagna" del cus cus, eccedendo con l'acqua, il risultato è stato una poltiglia consistente. Non volevo assolutamente gettare, l'idea pertanto è stata di recuperare il tutto, il giorno seguente, facendo le famose e adorate arancine! Al posto del riso, cus-cus di riso/mais allo zafferano!!!e il ripieno del piselli appena lessati.

Ecco gli ingredienti, per 6 arancine!  la mia versione è vegetariana, -ho usato l'uovo delle galline dei suoceri-
- 150 gr di cus cus di riso/mais scotto!!!
- una bustina di zafferano
- piselli lessati
- uova, farina di riso e pangrattato per la doratura
- olio di girasole per friggere
- sale q.b.

Si tratta di pura manualità: con entrambe le mani si prende il cus cus e si amalgama il tutto, rendendo un composto colloso; poi si crea un varco in questa palla semi-formata e all'interno si mettono piselli - ma ci si può sbizzarrire con il ben di Dio che la natura offre!! zucchine trifolate, peperoni...- si ricompone l'arancina, serrando bene attorno ai piselli il cus cus.
Dopo aver dato forma alle 6 arancine, è l'ora della panatura. Si sbatte l'uovo, e si preparano due piatti in cui riporre farina di riso, e pane grattuggiato. Passare le arancine prima nella farina di riso, questo permetterà di asciugare l'umidità in eccesso, poi nell'uovo, e per ultimo nel pane grattato.
La frittura segue a tutto ciò! Non sono grande esperta di fritti, sono andata a "naso", ed è riuscita un'ottima doratura! l'olio utilizzato è stato di girasole, che coprisse per metà le arancine. Raggiunta la temperatura, le ho immerse e girate e rigirate, cercando di mantenere con il fuoco una temperatura pressochè costante dell'olio.


Forse fortuna della principiante! e poi in cucina poca puzza d'olio fritto, credo d'aver proprio fatto un ottimo lavoro ^_^ sì sì sì....

lunedì 27 giugno 2011

Polpette di Giulia

Voglia di cucinare, quella non manca mai. Sarò un po' disorganizzata ultimamente, ma qualche sfizio riesco a togliermelo anche in cucina.
Oggi volevo presentarvi delle polpettine veloci da fare, gustosissime soprattutto, frutto della fantasia di una mia cara amica, ex compagna di naturopatia, con cui ho condiviso il banco per quest'ultimo anno. Si tratta di Giulia, gestore di un bellissimo garnì, Hotello,  a Riva del Garda con suo marito. Lì si respira la vera accoglienza, appena arrivi si viene inebriati dal profumo delle prelibatezze preparate da Maurizio, tutto rigorosamente fresco, fatto in casa e con ingredienti di qualità, dal pane ai dolci!
Capita che ci scambiamo qualche ricetta, e questa me l'ha consigliata lei, e veramente è stata una gustosa sorpresa:
Ingredienti
100 di cus cus
1 mazzetto di prezzemolo
1 pugnetto di piselli sbollentati
2 cucchiai di farina di mais
sale q.b.
4 cucchiai di olio per rosolare

Prima di tutto preparare il cus cus scotto. Non deve sgranarsi, deve rimanere il più compatto possibile, pertanto abbondate di acqua, e lasciarlo raffreddare senza alzare il coperchio della pentola finchè non si raffredda. Nel frattempo, lessare i piselli, un bagno di 2 minuti è sufficiente - devono rimanere croccanti -, raccogliere il prezzemolo, mondarlo e tritrarlo.
Formare le polpette è un gioco da ragazzi ^_^ !!!
Mescolare il cus cus, aiutandosi con un cucchiaio di legno, con piselli e prezzemolo, e salare. Con questo composto formare delle palline, schiacciarle, e andare a passarle sulla farina di mais, che sarà stata versata in un piatto poco prima.
Prendere una padella, aggiungerci un filo d'olio, e rosolarle per una decina di minuti a fuoco lieve: si formerà una crosticina croccante, che renderà il tutto ancora più appettitoso!
Un grazie ancora alla mia adorata Giulia!!! smackete!!! ^__^

giovedì 23 giugno 2011

Cena vegan con occhi a mandorla

Mi sto accorgendo di esser un po' assente dalla cucina, riuscivo a fare di più i mesi scorsi mentre conciliavo lavoro e studio. Mi sto prendendo tempo per me, esco di più la sera, e cerco di ricavare un po' di spazi per altro. Qualche esperimento in cantiere c'è, anche qualche foto, ma la pigrizia di mettermi al computer, scaricare immagini, impera!
Così ho pensato di raccontarvi di una bellissima cena a cui sono andata mercoledì sera, mi ha lasciato un bel ricordo di sapori, chiacchere e belle persone. Anche tanta stanchezza, non sono più abituata agli strapazzi! e tornarmene a casa alle 2.30 è stato da un lato piacevole, il cielo era illuminato da lampi e fulmini, dall'altro angosciante, la sveglia alle 6.30 è tassativa, sennò a lavoro chi mi vede??? ^_^
La serata era stata organizzata da un amico della mia amicona Marika; lui lavora in un'azienda che vende prodotti a base di aloe e ha voluto creare un contest per dare visibilità alla sua attività. La cosa bella, che mi ha convinto ad andarci, è stato il menù: interamente vegan! (e lui non lo è!!!)

Faccio un inciso: a Treviso, solo vegan non esiste. Carne in ogni angolo della città, tranne una biosteria che offre vegan/vegetariano e macrobiotico, ma anche carne e pesce, e un'altro ristorante vegetariano che però nel menù offre pesce.
Direi che c'è molto da lavorarci su. Treviso, per come la vedo io, è una città a moda, si fa attrarre dalle tendenze, ci sono anche vegetariani perchè è bello esserlo, magari nutrendosi di cibi spazzatura, o solo pizza e pasta, che credono che l'insalatona al bar sia sufficiente e faccia anche dimagrire (tzeeeeeee... aggiungici cioppini e pane e poi ne riparliamo) senza porre la consapevolezza in primo piano. Comunque non voglio generalizzare,  e insisto sul fatto che qui mancano i posti giusti.
[apro una parentesi frivola e polemica:  l'altra mattina sentivo Fabio Volo per radio che diceva che vorrebbe affittare un appartamento a Treviso per osservare le belle trevigiane a tiro, che mai si fanno trovare non depilate, si atteggiano e che se la tiranoooo... beh,( lo stesso vale per gli uomini) che ridere mi ha fatto, ha proprio ragione!  Forse, il mito del nord-est, arricchito in pochi anni, è anche quello di ostentare questa "ricchezza" e voglia di bellezza esteriore, e si giustificano con frasi del tipo "con la fame che ho patito, ora mi tolgo tutti gli sfizi", "a Treviso va così, lo fanno tutti"... provincialismi che a me stanno poco addosso e polemizzo perchè sono veramente atteggiamenti poveri e inconsistenti. ]
Ritornando alla cena vegan: era in stile japan, il ristorante che ci ospitava fa cucina giapponese e cruda (pesce e carne, ahimè), gestita da due fratelli, e mia grande sorpresa, uno dei due è un mio ex collega!
Ero già stata in ristoranti giapponesi, e le uniche alternative vegan sono zuppa di miso e tempura di verdura, a volte qualche avocado maki (sperando non ci mettano la maionese O_O), e io opto sempre per i soba con verdure, hanno uova pazienza per una volta!
Ed ora il menù, decisamente Japan adattato all'Italia, semplice, piatti curati e decorati con passione:
-pinzimonio con salsa di aloe e senape; la verdura era presentata in coppa-bicchiere,(tipo quelli per il brandy) e nel fondo a rinfrescare la verdura, un po' di ghiaccio! carino, e da copiare per un aperitivo  con amici a casa ^_^
-zuppa di miso (con wakame, tofu e funghi......buonaaaaaa!!!), ma troppo calda, il miso deve essere cotto e pertanto servito a temperatura più bassa, bollente perde tutte le sue proprietà
-insalatina giapponese, con alghe piccanti (quelle fluorescenti e gommose), radicchio e insalata
-tartare di verdure e tofu con salsa di wasabi -deliziosa, in un piatto veramente bellino, appena ho iniziato a mangiarla, sembrava una tavolozza di acquerelli, da quanta fantasia di colori c'era nel piatto!-
-risotto agli asparagi e fragole.... da riprovare a casa, la fragola contrastava divinamente con gli asparagi, era messa a crudo sopra il risotto...
-tempura di verdure (la più buona che abbia mai mangiato, veramente gustosa, CroccanteLeggera e soprattutto no unta)
- sushi misto, tutto ripieno di verdure ^_^ avocado, carote, cetrioli, ...arrivata a questo punto ho dovuto rinunciare alla scorpacciata, per tenermi uno spazio per il dolce che era...
-dell'ananas, con una pallina di gelato (credo di riso dal sapore), il tutto aromatizzato da anice stellato.

La compagnia è stata spassosa, Mari aveva invitato altre due sue amiche, e parlare è stato un vero piacere. E poi sono aperte alla visione vegetariana, e incuriosite dal mondo vegan. Disposte anche a venire ad una mia cena vegan, e sicuramente la farò! Si stanno avvicinando al vegetarianesimo, con la carne nessun timore a rinunciarvi, un po' di più con il pesce...a tal proposito è uscito quel discorso che riguarda i vegetariani che mangiano pesce...ce ne sono che si spacciano tali...mi fanno un po' di pena, perchè non sanno nemmeno il significato dell'essere vegetariano...
Questa serata mi ha riportato con la mente alle parole di Mirko, sul Veggie Pride a cui vi rimando: leggetelo, soffermatevi sui commenti, fatevi una vostra opinione.
La mia scelta per diffondere l'etica vegetariana e vegana, è quella della pace, no violenza, no cori offensivi, di questo tipo di manifestazioni ci si ricorda solo dell'eco che fanno in termini d'aggressione, mettendo un alone scuro attorno a TUTTI quelli che credono fermamente nella scelta vegetariana e vegana.
Non potrei mai immaginare la mia esistenza, senza le persone che amo e che sono mangiatutto, con loro sono testimone di una scelta, e la mia fu esclusivamente legata alla salute. Se dovessi essere tassativa ed estremista, non potrei nemmeno sedermi a mangiare con loro, non potrei condividere con loro la mia vita, dovrei fare una scelta di vita estrema, e staccarmi da tutto quello che è il mio mondo. E io non ce la faccio.
Sempre in merito, mi sono venute in mente le parole del mio insegnante di yoga e amico, che dà lezioni di yoga gratuite  in lezioni in cui il numero di persone varia tra 100 e 60. Con la sua pacatezza, con il suo esempio, usa le parole e toni senza violenza, ma il loro peso hanno una potenza, e penetrano dentro e accendono dei lumi che lasciano il segno. Una volta ha detto, che si sorprende di fronte a quanti si battono contro la guerra e le ingiustizie, e che poi di fronte a un piatto di carne, affondano forchetta e coltello. Io sono certa che queste parole, dette in quel contesto -giusto-, una lezione di yoga, sono state fonte di riflessione per molte persone. A volte non serve molto, basta essere testimoni, accendere quei lumini, che probabilmente un domani diverranno lanterne.
accendino in mano, pronti a lasciare il segno

martedì 21 giugno 2011

Il linguaggio segreto dei fiori

Solitamente non mi lascio coinvolgere in letture di best seller super pubblicizzati, che prendono i primi posti in classifica. Questi li prendo solo dopo il grande boom, se ne ho voglia, per farmi anche un'idea di come l'influsso mediatico influisca sull'acquisto di massa di certe pubblicazioni.
Sono venuta a conoscenza del "Il linguaggio segreto dei fiori", di Vanessa Diffenbaugh, tramite il blog di Natadimarzo: l'aveva consigliato lei, avevo bisogno di una lettura forte dopo gli esami, e il titolo mi ha rapito.
Sono andata in libreria, e ho visto che era tra le pubblicazioni di classifica...vabbè, l'idea ce l'avevo, e l'ho preso!
Non mi sono proprio pentita dell'acquisto, una lettura fresca, veloce e poco impegnativa, ma  non quelle letture semplicistiche e con gergo giovanile - diciamolo: lo stile Moccia non riesco affrontarlo!!! - e un argomentazione che stà nelle mie corde: i fiori.
Victoria - già il nome regale mi piace, cerco sempre di addentrarmi nel personaggio anche dalla scelta del nome che l'autore gli dà, e Victoria è il nome vincente per una ragazza come lei - è la protagonista. Tutta la storia gira attorno alla sua vita, una vita passata tra varie famiglie in affidamento, nessuna che l'abbia mai voluta tenere ed adottare. Tranne Elizabeth, la sua mamma che le insegna il linguaggio dei fiori. Un linguaggio che in molte occasioni aiuta Victoria a dare una "voce" ai suoi sentimenti, tramite i fiori lei comunica, esprime la sua rabbia e arriva a capire anche che è una persona che riesce ad amare. L'amore lei non l'ha mai provato, non è consapevole che esista nella sua vita, quando lo sente cerca di subissarlo, scappa e distrugge tutto. Il linguaggio dei fiori diventa lo scopo della sua vita, tramite il quale riscopre i suoi sentimenti, si crea una vita e la ridà agli altri. Questo è un altro aspetto del suo percorso: lei dà significato alla vita di molte persone, tranne a sè stessa; si sminuisce a tal punto dal voler mollare tutto.
Ma è sempre un fiore a ridarle respiro.
Non voglio svelare come va a finire, e i dettagli di questa storia! Vi lascio le mie riflessioni, quello che ne sono riuscita a ricavare:
- chi pensa di non aver mai amato, e pertanto di non riuscire a farlo, sbaglia: l'amore è innato;
- il dolore aiuta a sentirsi vivi e dare vita;
- esistono vari modi di comunicare, quello dei fiori è una valida similitudine. Sono certa che ora, quando regalerò un fiore, consulterò questo libro, che in appendice propone un elenco di fiori con le loro caratteristiche;
- l'ortensia non mi piace, mai piaciuta! ho capito il perchè, è il fiore del distacco; l'iris, il mio fiore preferito, è il fiore del messaggio, è credo mi rappresenti, per il mio "essere tramite", in molte situazioni;
- la mia fantasia, per i primi 3 capitoli, l'ha ambientato negli anni 50-60...

Ve lo consiglio. Non pensiate sia un libro impegnativo, è una lettura estiva, che lascia traccia, e te la ritrovi ogni qualvota volti l'occhio verso un balcone, o verso un giardino.

Buona lettura!

giovedì 9 giugno 2011

Io la voglio la rivoluzione, dai!!!!


Don't you know
They're talkin' bout a revolution
It sounds like a whisper
Don't you know
They're talkin' about a revolution
It sounds like a whisper

While they're standing in the welfare lines
Crying at the doorsteps of those armies of salvation
Wasting time in the unemployment lines
Sitting around waiting for a promotion

Poor people gonna rise up
And get their share
Poor people gonna rise up
And take what's theirs

Don't you know

You better run, run, run...
Oh I said you better Run, run, run...
Finally the tables are starting to turn
Talkin' bout a revolution

                                                       by Tracy Chapman

4 SI "per quelli che passeranno"


Dicono che il tempo cambi le cose,

ma in realtà le puoi cambiare solamente tu.

(Andy Warhol)




martedì 7 giugno 2011

di Gioia, Felicità e Ottimismo

Un post gioioso quello di oggi ^__^ felice e ottimista!
Una gioia derivante da vari cassettini di vita, che mi hanno particolamente resa viva in questi giorni.
Il primo cassettino della felicità è quello del referendum. Se ne parla molto, ma alcune considerazioni mi premono molto.
Ci siamo battuti, abbiamo sponsorizzato e sostenuto questo referendum, e ne abbiamo portato a casa il risultato sperato. Si è trattata di una decisione civile, in cui ideologie - se esistono ancora - e partitismi non centrano. Mi è piaciuto solo questo, ora tutta la polemica e le chiacchere post referendum mi urtano il sistema nervoso, non è fattibile cogliere l'opportunità di questo referendum per propagandare cadute del governo, soprattutto da un'opposizione poco coesa, poco concreta e senza forza. Al di là di qualsiasi credo politico, credo che la svolta per il nostro paese sia quella di creare una base giovane e pulita, con ideali nuovi e prospettiva a riportare un equilibrio e rispetto verso tutti i cittadini. Noto che manca questo, trovo che ci sia un continuo incespicare contro la burocrazia,  una manipolazione mentale fatta di parolone che inebetiscono i più deboli, poco spazio al futuro delle nuove generazioni, poche iniziative per creare snellezza nel mondo del lavoro, molte opportunità per scapparsene all'estero, che remunera e gratifica meglio. Un dio denaro a cui manca gli altari per idolatrarlo, una fabbrica di soldi a delinquere sotto le false spoglie dello Stato. Il paese del partitismo, inteso come "prendo le parti solo di...", "divido in parti...". La  politica vera, quella  intesa come "arte dell'amministrare la polis, la città stato in cui tutti i cittadini liberi hanno gli stessi diritti", sembra un'utopia. Sono più che convinta che chi la fa, non sa cosa voglia dire, non si è mai incuriosito dell'etimologia di queste parole che quotidianamente usano senza consapevolezza e coscienza.

Sono polemica certo - ma polemica gioiosa ^_^ 
Forse anche poco concreta, e di sicuro non attivista. Non amo mettermi in mostra per esporre opinioni sociali, ma le ho. Sono critica di fronte a ciò che non cozza con le mie idee, con la lineariltà e il rispetto, e per fortuna non mi manca il coraggio per contrariare quando capita. Credo fermamente però che a una critica ci debba essere tassativamente una controproposta. Questo è basilare. E' uno dei punti di forza dell'attuale governo, che vive delle mancate iniziative dell'opposizione. Perchè opporre non è solo dire di no, ma anche contrappore. E opporre non è nemmeno far perdere la faccia a tutto ciò che chi si oppone rappresenta. Intelligenza e forza mentale sono le armi vincenti.
Direi che basta, la Elena poco ne sa di politica ^__^ e corre il rischio di non venirne più fuoriiiii!!!!

Secondo cassettino della felicità. Esami andatiiiiiiiiiii!!!!! mi manca solo quello di iridologia, e poi pensare al tema della tesi (uff......mille interessi, ho quattro tracce che mi stanno martellando, e rendendo ogni attimo libero alla ricerca di qualche scintillio). Domenica è stata la giornata dello scarico delle tensioni, mi sto rimettendo anche il salute, e questo è la conferma di quanto le emozioni siano padrone del nostro corpo.
Le soddisfazioni per questo esami sono state tante, mi sono veramente sentita consapevole di quello che stavo facendo. Probabilmente cresciuta.... ora però devo riunire le cose imparate, fare il punto per il futuro, e rimettermi in gioco di nuovo.... Forse un po' di riposo intellettuale prima, meglio no??? ^_^

Terzo cassettino della felicità....l'estate sta arrivando! e porta con sè tutto ciò che mi piace di più!!! serate con gli amici, cene e chiacchere, l'anguria sotto il portico, la mia amacaaaaaaaaa!!! collaudata con un ottimo libro consigliato da NatadiMarzo proprio ieri sera!!! e poi ferie, mare e amore!!! cucina, verdure e tanta frutta!!! e sole grande e caldo....sabbia, montagna e camminate, bici e vespa!!! yeahhhhhhhhhhh!!!

Sorridete, suvvia!!!

Nella settimane delle cose importanti da fare

Sono un po' latitante. Il periodo è intenso, la scuola è finita ma l'ultimo passo è quello degli esami, e poi, con domenica, per un po', metterò libri, dispense e appunti in disparte.
Ho un'estrema necessità di occuparmi di me. Anche di fare una passeggiata sulle mura di Treviso, andare a farmi una girata a Jesolo, disporre del mio nuovo tempo part-time come voglio!!!
E poi la casa!!! è un completo disastro, non stiro da settimane, ho cataste di libri e fogli ovunque, attorno al tavolo in soggiorno si deve dribblare per trovare un posticino dove mettere le gambe ^__^
Mio marito è rassegnato, fa più lui il conto alla rovescia alla fine di tutta sta baraonda che me! per fortuna che c'ho lui, che mi scrolla dalla sindrome d'abbandono che spesso mi prende!!!

Un regalino però me lo sono fatta, presa dall'entusiasmo e gli utili consigli di Kia, ieri mentre cercavo un regalino per il compleanno della mia mamma, mi sono imbattuta in questa bellissima borraccia eco-friendly!!!
Amore a prima vista, ed è diventata mia!!! è già nella mia borsa, pronta ad accompagnarmi ovunque!!!


Ultima cosa, che deve essere la prioritaria!!! domenica o lunedì ricavatevi 10 minuti per andare a votare.

Alzate le chiappe e dirigetevi al seggio elettorale, fate valere i vostri diritti di cittadini, dobbiamo raggiungere il quorum, votare 4 volte SI', e far valere le nostre scelte e non quelle di chi dovrebbe rappresentarci e invece rappresenta solo il dio denaro.

Io non ce la farò domenica perchè rientrerò tardi da Trento, ma lunedì alle 7 sarò lì con le quattro schede in mano, per un coro unico: SI' SI' SI' SI' !!!!