giovedì 1 marzo 2012

Il raffreddore passerà

Assente, assente per più di due settimane.
Non mi sono accorta del tempo che è volato, che mi ha trascinato direttamente al primo giorno di marzo. Un primo di marzo che mi ha svegliato con un raffreddore fastidioso: non ho un raffreddore da non so più quanto tempo, non ricordo nemmeno più come si fa a soffiare il naso, eppure trovo che sia una benedizione, mi segnala che sono viva, che il mio corpo reagisce, c'è e vuole dirmi qualcosa.
In metamedicina il raffreddore viene interpretato come un "prolungamento" delle lacrime, qualcosa che ci rattrista, che ci mette un po' giù di tono. Vi chiederete, ma come fai ora che c'è il sole, le temperature si sono alzate, e tutto risplende di luce viva ad essere triste?
Io che credo molto  in queste cose ... e sono giunta a una conclusione...ma prima un preambolo...
Il periodo che sto vivendo è decisamente intenso, la tesi sta assorbendo molte mie energie e tempo. Sveglia alle 6, yoga per mezz'ora-40 minuti, colazione, parto da casa, arrivo in ufficio per le 8, ci rimango per 6 ore, poi torna a casa, pranzo, finisco alle 15.30 e sotto per 3-4-5 ore a scrivere, ricercare e leggere. Mi diverto, mi faccio di quei viaggi, eppure quando rientro nella vita ordinaria sono un po' stanchina ^_^
Ceno con mio marito due sere la settimana, oltre al weekend, il resto delle sere quando rientra da allenamento sono già lì schiattata sul divano a ronfare di gusto. Rimango ore anche senza parlare, canto sì, e il silenzio mi fa compagnia. L'intensità di quello che vivo non mi rende assolutamente triste, trovo un'immensa felicità anche in questo tempo mio, nel mio silenzio.
Ho anche capito che felicità è una condizione che esula dal divertimento, che divertirsi non sempre significa anche essere felici e che esiste anche la condizione in cui anche avere delle difficoltà, o tensioni e tanti impegni da incastrare e che rendono le giornate difficili da gestire,fa sentire comunque felici.
Giusto per dare il giusto significato alla mia felicità, lo scorso weekend l'ho trascorso a Casa Essenia a frequentare un corso di Stretching dei Meridiani; un'esperienza condivisa con Silvia, io e lei e delle splendide persone con le quali stiamo entrando in sintonia sotto molti fronti. Dei giorni molto intensi, vissuti con trasporto e concentrazione, anche stanchezza dopo il rientro, eppure molta felicità. Stare vicino a Silvia, al momento difficile che sta vivendo, mi riempie di felicità, sembra un controsenso, eppure essere soggetto attivo in questo suo percorso di dolore mi rende felice. Condividere con un'amica un'esperienza che ci accomuna, in cui non servono molti preamboli per spiegarla, e in cui ciò che conta non è il dove si è ma con chi si è, è veramente esaltante.
Giustappunto ritornando al mio raffreddore, ci sarà un motivo per cui mi sarà venuto??? tutta sta felicità che pavento e sento non dovrebbe aiutarmi a superare le aggressioni di questi batteri???
E invece la mina vagante c'è stata e si è trattato di pura incompresione: capita che si creino i cosidetti divari tra quello che senti, quello che riesci a trasmettere di quello che senti, e quello che gli altri percepiscono, di quello che credono sia il meglio per te e che a te manco te ne frega. E così mi sono ritrovata a sentirmi dire che devo stare "tranquilla" (più tranquilla di così, ho cancellato la mia vita sociale!!! ^_^) e non prendermi troppi impegni (quali,scusa???) tipo il weekend appena passato. A mettermi in guardia contro il troppo fare, che è vero, esiste, ma non è un sacrificio, assolutamente.
Fa riflettere sta cosa, come gli altri e i nostri cari e amici ci vedono, come vogliono prendersi cura di noi e come alla fine non ci riescono proprio perchè interpongono il proprio pensiero di fronte alle nostre vere necessità.
E quello di cui ho bisogno è spensieratezza, stimoli, un abbraccio anche, e poco giudizio, perchè non mi sto imbigottendo, sto solo dando fondamenta alla mia vita.

Perchè a volte basta solo un abbraccio, un sorriso e la stessa lunghezza d'onda si crea da sè....e il raffreddore, puaf!!! sparisce!!!

E quando mi ritrovo in questi momenti di sconcerto, in cui non vengo capita e non vengono capite le mie scelte e i miei passi felci, trovo utile andare a rispolverare questi due bellissimi post di Barbara di Correndomi incontro, le scelte ecocompatibili e  altre sue riflessioni. Trovo forza nelle sue parole, a sostegno del mio percorso, stimo molto Barbara, la ritengo veramente un'amica virtuale che mi offre aiuto, anche se lei non lo sa ^_^

Sono certa, il raffreddore passerà...


7 commenti:

  1. Anonimo1.3.12

    Tutto ciò che ci accade è un’opportunità per sentirci ed evolverci.
    E’ un mantra che in questo periodo continuamente mi ripeto.
    Sono sincera, a volte il dolore mi travolge e faccio fatica a sentirlo come un’occasione di crescita e mille perché m’innondano la testa togliendomi il respiro. Mille perché dettati dal giudizio che io stessa mi creo, distogliendomi dall’amore, dall’amore per me stessa.
    E proprio lì accade qualcosa, una telefonata, un profumo, un suono, uno sguardo che mi dicono “sei libera, puoi guardare la vita da un’altra angolazione se lo vuoi”. Forse la felicità è proprio questo: vivere in profondità con il cuore aperto pronto ad accogliere ciò che arriva, sole o pioggia che siano, entrambi indispensabili per la vita, e a lasciar andare.
    E da qui l’euforia nel sentirsi, sentirsi dentro al sole e dentro la pioggia, scoprire nuove sfumature della propria anima ….
    …. In questo periodo mi sento una ricercatrice … esploro la mia anima e a volte piacevolmente mi stupisco.
    A volte incespico e sono titubante, a volte cado .. pazienza mi rialzo.

    In questa mia ricerca non sono sola.
    Grazie Elena sei una preziosa compagna di cammino, ti stimo tantissimo anche per la profondità del tuo sentire e la tua centratura. Mi riempie il cuore condividere con te questo periodo, i mille germogli che stanno spuntando e la leggerezza delle cose semplici ma che toccano in profondità. Ti abbraccio con tutto il mio cuore.
    Silvia

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  2. Anonimo2.3.12

    Grazie per questa condivisione........ rivivo le mie esperienze personali di qualche anno fa, i miei sentimenti, le mie sensazioni. E' ancora tutto vivo e presente..... non si dimentica, si cresce ci si evolve. Grazie a Silvia per le bellissime parole. Grazie ragazze, riflessioni e pensieri comuni a molti ma spesso celate e nascoste :-)
    Feli

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  3. Elena bentornata! spero che il tuo raffreddore ti lasci presto in pace e che le piccole incomprensioni si sciolgano a breve in un abbraccio lungo, stretto e silenzioso.
    ti stimo molto per tutte le cose che stai facendo, per come concili il lavoro e lo studio in questa fase così intensa e importante,per come riesci a trovare il tempo per te... e se questo ti fa sentire viva, attiva, reattiva, continua. a volte è bello e ci conforta anche essere un po' egoisti!

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  4. Ti mando un abbraccio, un sorriso spero il raffreddore ti passi presto, ma sopratutto non sia il prolungamento delle lacrime. Un bacione

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  5. uff.
    mi è capitato un sacco di volte, in questo percorso di ricerca di me stessa, della felicità, del dare risposte, a pensare che da parte di chi ho intorno avrei voluto soltanto un pochino più di comprensione, o almeno il tentativo di comprendere, con relativa sospensione del giiudizio personale.
    non è una cosa che si possa fare così facilmente, ho scoperto che chiunque è convinto di sapere meglio di me cosa serve a me, come sto, cosa mi fa felice e cosa provo in un determinato momento, finanche cosa voglio esprimere in realtà con certi atteggiamenti e pensieri.
    recentemente ho avuto modo di riflettere seriamente su questa cosa e mi sono sgravata del peso di dover spiegare tutto, compreso il comportamento degli altri...per me la chiave sta nell'accettazione. che se è vero che questi altri non sono capaci di accettare, nemmeno io lo sono altrimenti non starei a chiedere loro di agire diversamente da come sentono e credono meglio.
    mi limito a sorridere veramente, adesso, e pensare che un momento così bello come l'accettare prima di tutto se stessi senza remore, comprese le cose che ci fanno paura, smettendo la spasmodica ricerca del migliorarsi, da come risultato una pace diversa e un amore più profondo.
    e tutti se ne accorgono.

    e mi hai commossa cara Elena, per le tue parole, che no, non lo sapevo, fino ad ora, che pensassi questo...e mi ha toccato con il suo sole l'anima.
    ti stringo forte, lasciati andare e tutto viene.

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  6. Mi è piaciuta questa condivisione, mi trovo d'accordo con tutte... e questi attimi di sfogo, e consigli, e punti di vista sono quel passettino in più per riuscire a vedere le cose con prospettiva diversa.

    Grazie Silvia ^_^
    Grazie Feli, che gioia sabato entrare in edicola, scegliere un giornale a caso "La mia Cucina vegetariana", e trovare un tuo articolo, felice!!! e subito da mio marito a dirgli, c'è Feli, c'è Feli, un'amica del blog!!!

    Barbara cara, sorrido pure io, nonostante mi senta un po' sola a volte, e sono sola perchè pensano che sia la miglior cosa per non farmi perdere tempo...però non chiedo loro di cambiare, sarà la vita a presentarci il meglio per noi, così ... hai ragione!!! parola chiave: accettazione!!!

    Vi abbraccio...

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  7. Ti sento particolarmente vicina in questo post! Non ho tesi da scrivere, per ora, ma vivo come te il periodo degli esami, intensissimo e stancante. Anzi, dovrei prendere esempio da te che godi del silenzio senza altri pensieri: quando sono sotto esame non stacco mai, neanche quando i libri sono chiusi,la mente continua a lavorare e il silenzio diventa così prezioso,amo proprio lo stare sola e sfruttare le poche ora che mi rimangono per "salvare la giornata", devo tenermi occupata per non pensare. Divento molto egoista in quei periodi, eviterei di vedere chiunque, anche le persone a cui voglio bene, perché sento così tanto bisogno di dedicarmi a me facendo quello che mi piace, da sola, che non vorrei attorno nessuno.Quello che mi crea difficoltà è proprio dire agli altri "ho bisogno di stare sola perché così sto bene", non tutti lo capiscono.
    Divertimento non è sinonimo di felicità, quanto è vero!! anche se dopo la sessione sento tanto bisogno di farmi delle risate, di divertirmi follemente...e non è detto che serva andare a ballare, per questo, io rido tanto anche nel caldo della mia casa ;)
    un grande abbraccio

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Vostri e miei Raggi di Sole ^^