venerdì 28 settembre 2012

L'Inglés e il Sole

Non mi faccio mai mancare un libro: in auto, in macchina, in valigia, in ogni stanza di casa. Almeno uno ci deve essere.
E sappevo che stamattina metterci "Per chi suona la campana" di Ernest Hemingway c'aveva il suo perchè. Scegliere tra i libri che sto leggendo quello che più si addiceva a  questa giornata non poteva essere più visionario e lungimirante. Questione di stregoneria. Ovvio.
 
E la mattinata, direi quasi prevedibilmente, s'è girata da "tempo interiore variabile soleggiato", a "tempo interiore burrascoso". E ripeto prevedibilmente, perchè non sono assolutamente fan del meteo, ma mi vien bene pensare, immaginare e zapparmi contro la sorte. Questione di karma.
 
E allora visto che l'incazzatura e la rabbia m'hanno appioppato un colpo duro che ho parato con un'abbuffata di bombolone farcito alla marmellata, me ne vado al mare, porto al mare con me l'Inglés, che Hemingway me l'ha fatto innamorare a prima vista.  mi tolgo questi stivaletti e camminerò, camminerò fino a sfinirmi e svuotarmi da questo senso di costrizione rabbiosa. Questione di sole.
 
E fare attenzione al sole, sempre.
 Perchè nutre, riscalda e colora. 
Stimola, sorride e ascolta.
 C'è sempre, riflette e irragia.
 Porta ottimismo, allegria e fiducia.
 Però brucia.
 
 

8 commenti:

  1. Gran libro, uno dei primi lbri letti da adolescente ...mi ricordo le considerazioni del protagonista sul perchè con gli stranieri si parla in modo strano per farsi capire, oltre a quella guerra di Spagna così ben raccontata da Hem. Buona lettura...

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  2. @Alligatore, Hemingway è tra i miei miti a livello di scrittura e per come ti immerge nel contesto storico. E lo prendo a dosi controllate e quando ne sento la necessità. E lui ha fatto la guerra proprio nei miei paesi, le sue tracce ci sono...e la guerra la tratta così bene da fartela odiare sempre più!

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  3. non l'ho mai letto. come una miriade di altri, del resto. è uno dei crucci più forti che mi faccio, di non poter leggere tutto.

    periodo inquieto, vedo. sai che è una fortuna che tu ci sia arrivata? che quando c'è la rottura, la crisi profonda, il non capire/capirsi/capirne, da lì diparte un livello più profondo, e il tuo sarà grandioso, a vedere la crisi che stai vivendo.
    un bacio grande.

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  4. Però bruciare lentamente al sole, non è poi male...Te lo dice una che appena tornata dalla montagna cercava questo calore prepotente che è riuscito finalmente a darmi un colore almeno dorato...
    Stagione capricciosa e malinconica spesso questa ,cerchiamo di essere accompagnate il meno peggio possibile... e vai con l'Inglès....

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  6. @Barbara, pure io leggerei tutto e farei un po' tutto...ma come si fa??? in un'altra vita...
    parli di crisi. Forse potrebbe essere la parola corretta, per ora definirei desiderio di tagliare qualche ramo secco che pesa. L'autunno è il periodo giusto, spero. Comunque, nonostante tutto e le arrabbiature, è un bel periodo vissuto, mi sento bene e bella dentro come non accadeva da un po'....

    @nella, accompagnate meno possibile mi piace! per non dire sole, solitudine, indipendenti, autonome...mi piace assai!!! bruciare intendo: ustionare! la rosolata fa bene!

    @Mirta, grazieeeeee

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  7. Di Hemingway ho letto Fiesta e quello dove il protagonista scappa in Svizzera con l'infermiera per sfuggire ai tedeschi, e devo dire che non m'è piaciuto il modo di scrivere (magari colpa del traduttore!) il testo non era scorrevole, un sacco di congiunzioni e l'impressione di non riuscire a respirare perché non c'erano pause.
    Ho visto (tanti anni fa) "per chi suona la campana" ed "il vecchio ed il mare" mi piacerebbe leggerli, ma temo di essere nuovamente delusa.
    Per quanto riguarda il sole, ogni minuto in cui posso approfittarne è buono, e la pelle ne trae giovamento... altro vantaggio nel non essere rinchiusa in ufficio per 8 ore al giorno! ;-)

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  8. @Nadir, Hemingway mi piace proprio per la lentezza, lo scorrere delle onde tra le sue parole...belle le diversità di opinioni!
    e sole sia!

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Vostri e miei Raggi di Sole ^^