mercoledì 27 aprile 2011

Depurazione tecnologica? eccomi!

Nel percorrere la strada verso uno stile di vita il più possibile ecologico e sostenibile, ho deciso di fare digiuno.
Ma non quello alimentare, bensì tecnologico.
Lo spunto l'ho avuto domenica al VeganFest: tra i vari espositori, quelli che m'hanno  colpito maggiormente sono stati una coppia di coniugi, quelli di Troglodita Tribe che si autoproducono libri, anzi libelli!, utilizzando scarti di cartoncini, carte da parati, cartoline, cartelline, biglietti del tram,etc... per poi creare dei libri unici, in cui raccolgono i loro testi, e creano dei volumi interessantissimi e unici.
Devo dire che sia D1/2 che io siamo stati colpiti da "Assaggi di Saggi", e "Digiuno Tecnologico" e in un momento di relax, tra i raggi di sole di un pomeriggio di Pasqua mentre aspettavo di andare al VeganCamp, ci siamo immersi nella loro lettura. Ed è stato amore a prima vista, folgorazione istantanea per Digiuno Tecnologico,tanto da metterci subito in sfida.
Così abbiamo deciso che da ieri, per due settimane ciascuno, digiuneremo dal nostro cellulare.
Non sono contro la tecnologia, ma ammetto che c'è troppa dipendenza da questi strumenti, e una pulizia ogni tanto non può farmi che bene. Il computer è lo strumento del mio lavoro, haimè non potrei liberarmene, così pure da mail e blog, che ritengo utili mezzi per difondere pensieri positivi, etici, curiosità e pare strano, ma servono a costruire.
Tornando al digiuno dal cell, devo dire che il primo giorno è stato quello più difficile, ho dovuto analizzare come sfruttavo il suo utilizzo (premesso che ho un semplicissimo tel, non Smart o similare), ed ecco una lista di ciò a cui dovrò fare a meno:
- la sveglia? ora deve metterla D1/2,
- promemoria? post-it e memoria e agenda!,
- date e compleanni? usare l'agendina delle ricorrenze che è sempre con me e che compilo dal 1999,
- sms? si può far a meno per un po', magari qualche ramo secco si spezza dall'abitudine, o ci si cerca seguendo altri mezzi. La mia più cara amica mi ha inviato una mail dicendomi che cercherà di adattarsi...ah ah...che ridere m'ha fatto! ma lei iper-tecnologica e donna in carriera la giustifico a mille per tutto il bene che le voglio!!!
- le telefonate? un po' di silenzio non fa male, esistono le mail, o il bussare alla porta di qualcuno per scambiare due parole!
- le emergenze? ci si arrangia...come 12 anni fa d'altronde quando del telefonino non sapevo nemmeno cosa fosse la SIM... e poi, mica devo aver bisogno del tel in queste due settimane, no ???

Così dopo il digiuno ad oltranza da Facebook, come già accennato a gennaio, ora tocca una depurazione dal cellulare. Chissà, forse il suo re-integro sarà più coscienzoso e obbediente ai miei ritmi.
Chissà vedremo... mi piacciono le sfide!!!!

6 commenti:

  1. Cambiando le abitudini si scoprono sempre cose nuove, fa bene uscire dagli schemi.

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  2. Manina Futura, hai ragione e in quest'ultimo periodo queste uscite di binario mi stanno facendo veramente bene! Ci si affina pure la sensibilità...

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  3. Ottima iniziativa. Ridurre le "dipendenze tecnologiche" rigenera lo spirito e riduce i consumi.
    Se poi vogliamo anche rendere "più solare" l'utilizzo delle nostre apparecchiature elettroniche, possiamo anche valutare l'opportunità di utilizzale soltanto se ricaricate con energia pulita, autonoma e soprattutto autoprodotta.
    Al riguardo, vedi alcuni spunti pratici su:
    http://www.wutel.net/gps
    http://www.wutel.net/gps40

    ciao
    Riccardo (www.wutel.net)

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  4. Grazie! Ho in serbo altre prove di disintossicazione!!!Già questa mi sta dando buoni frutti, e più libertà!
    Vado a spulciare da te, Ciao Riccardo!

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  5. Bene, anch'io sono in una fase di "shut down tecnologico", anzi, mi piace chiamarla di più "pulizia energetica", in tutti i sensi :-)
    Per cominciare:
    - basta TV (ho visto che si sopravvive lo stesso e non ci sono effetti collaterali);
    - basta ENEL per ricarica cellulari (tra l'altro non più accesi 24H su 24), illuminazione serale della casa e funzionamento computer + internet, quest'ultimo utilizzato a casa soltanto il minimo indispensabile(http://www.wutel.net/sole);
    - basta con le inquinanti lampade fluorescenti a basso consumo per illuminare la vegan-cena, la lettura di un buon libro o l'ascolto di buona musica, molto meglio illuminare il tutto a lume di LED (http://www.wutel.net/ecolamp);
    - basta auto, almeno da aprile a ottobre, salvo ovviamente casi indispensabili o particolari avverse condizioni meteo (http://www.wutel.net/ebici).
    Questo, se non altro, è per iniziare concretamente ad avviare una riduzione personale di consumo energetico e per vivere meglio. Poi, piano piano, si può fare molto anche in tutti gli altri campi.

    ciao
    Riccardo

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  6. Concordo!! bravo Riccardo! io non sono così avanti, ma autoproduco il più possibile: cibo genuino, fatto con tanto amore, e pochi rifiuti! bici assolutamente nei miei spostamenti extra-lavorativi!(ma mi devo organizzare con treno per raggiungere lavoro...
    ^^)

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Vostri e miei Raggi di Sole ^^