Vi segnalo un'iniziativa, alla quale aderirò con molto entusiasmo: a partire da domani 28 gennaio al 4 febbraio 2011 è stato indetto uno sciopero dei consumatori.
Si tratta di una protesta al continuo aumento dei prezzi, in particolar modo dei beni di prima necessità.
Si tratta di una protesta al continuo aumento dei prezzi, in particolar modo dei beni di prima necessità.
Concretamente in cosa consiste questa iniziativa? Ecco qui in sintesi delle cose da fare, semplicemente, che non richiedono nessuno sforzo, se non un po' di coscienza e determinazione:
- recarsi meno possibile a fare la spesa: i motivi sono connessi sia al minor utilizzo dell'automobile nei spostamenti ed avere meno tentazioni di acquisti superflui;
- recarsi meno possibile a fare la spesa: i motivi sono connessi sia al minor utilizzo dell'automobile nei spostamenti ed avere meno tentazioni di acquisti superflui;
- acquistare solo beni di prima necessità: evitare pertanto tutto ciò che è superfluo, non salutare, di cui non abbiamo un bisogno vitale, come ad esempio bibite, snack, frutta esotica, frutta e verdura fuori stagione, ecc... o che potremmo acquistare in altri periodi (la macchina tagliaerba per esempio!), o di elettrodomestici, che non necessitano di essere sostituiti proprio in questi giorni!!!
- evitare di fare benzina: è vero, per spostarsi e andare a lavoro per molti di noi è necessaria l'auto (compresa me, purtroppo i mezzi pubblici tra casa mia e lavoro sono treno e corriera, a orari impensabili e con fermate non vicine a dove lavoro), ma nel weekend possiamo sfruttare la bicicletta per andare a prendere il pane o trovare un amico, o perchè no le nostre gambe!
- recarsi ai negozi che preferiscono la filiera corta o in cui la prevalenza di cibo è di origine biologica ed equosolidale e sostenibile; negozi che non aderiscono alle grandi catene alimentari, che preferiscono la qualità alla quantità, non i grandi magazzini zeppi di cibo messo in bella evidenza a sembrar oro colato, e che ci invoglia solo a riempire il carrello; e se fosse proprio necessario andare in uno di questi mega-centri invece di prendere il carrello, aiutarsi con un cestino e imporsi di acquistare solo ciò che c'è scritto nella lista preparata a casa con obbiettività, e portarsi da casa una borsa di stoffa, in cui dentro ci stà solo quello di cui abbiamo bisogno;
- togliersi la pigrizia di torno, e invece di preparsi per cena qualcosa di pre-cotto, scegliere le materie prime: oltre a stimolare ancor di più la fantasia, questo permette di mettere pure in moto il nostro corpo, allontanarlo dal troppo pensare, dal frastuono che ci abbatte ogni giorno. Un esempio può essere fare gli gnocchi con le patate (che tutti hanno, no??), e la farina disponibili in credenza, oppure anzichè acquistare dei biscotti pieni di conservanti e confezionati da quelle grandi multinazionali, perchè non farseli da sè? e la zuppa o il purè? perchè anche questi non sostituirli con cibi vivi, di stagione, a km zero e soprattutto fatti da noi, con la nostra energia, che solo a mangiarli ti ritrovi con il sorriso in bocca e la pancia sazia ma felice perchè si tratta di qualcosa di autoprodotto? di TUO??? Riguardo quest'ultima osservazione, sono una grande sostenitrice del fai da te, e credo fermamente che spesso si tratti di pigrizia, e combatto contro chi dice di non aver tempo, ma poi passa ore al supermercato o si inebetisce davanti alla tivù;
- altra cosa, spegnere la tivù: darle meno spazio possibile di insinuarsi nei nostro pensieri, alternative al cosidetto relax ci sono, eccome!!! leggere quel libro che troppo pieno di polvere ti sta chiamando dalla libreria, andare a farsi una passeggiata, pensare al programma per le prossime vacanze, dedicarsi al proprio benessere con un bel bagno caldo, trovarsi a far ciacole con degli amici.... (o studiare per gli esami della prossima settimana, eh eh...) e potrei andar avanti all'infinito!!!
Sostenibilità, evitare gli sprechi, e fare del bene a sè stessi. Può essere un incipit a una visione diversa del mondo che ci circonda, una sorta di "prova" da ripetere costantemente fino a che diventa una sana abitudine. Un consumismo senza consapevolezza può solo portarci a impoverirci in termini economici, ma anche in tempo sprecato dietro a qualcosa che non ci arricchisce interiormente. Perchè quello di cui abbiamo bisogno è proprio dare stimolo alle nostre radici, nutrirle per crescere meglio e se qualcuno pensasse "sono cose che fanno in pochi, cosa mi metto a fare io nel mio piccolo..." beh, pensa solo a come ci si sente vicini a un bel albero, sano e robusto, nutrito di "valori" veri ...può portare nient'altro che giovamento a tutto ciò che lo circonda...
... e allora buono sciopero dei consumatori a tutti, sbizzarritevi con la fantasia!!! e pensiamo che da boschetto possiamo diventare una rigogliosa foresta...
E.
inutile dirti che condivido ogni parola del tuo splendido post :)
RispondiEliminae che questa sta diventando la mia regola di base da portare avanti come stile di vita: basta ipermercati e più filiera corta, negozio all'angolo, autoproduzione (che è più facile di quanto si creda).
il risultato è più felicità per tutti, alla fine :))
un bacione ^^
Bibi
Bellissimo post, è vero, si vive davvero meglio cercando di applicare tutto quello che hai scritto. E di sicuro una delle cose migliori che potessi fare in vita mia è stato spegnere la televisione, che non guardo praticamente mai (se non utilizzandola per vedere dei film in dvd!).
RispondiEliminaGrazie Bibi, grazie Yari.
RispondiEliminaIn questi giorni sto facendo più attenzione a quello che faccio, ma l'unica cosa di differente rispetto agli altri giorni dell'anno è la consapevolezza e sensibilizzare chi mi vive attorno di quanto facile sia "rieducarsi"....