lunedì 24 gennaio 2011

La mia sacher

Il sole è consolatorio in una giornata come oggi, in cui l'umore è al top, ma la stanchezza di un periodo molto intenso si fa sentire. Ora mi aspettano giornate ancora più dure, ho due esami da preparare per i primi di febbraio, e praticamente dovrò dedicarmi a questo per tutte le serate...così ho ben pensato di viaggiare con i ricordi al mese di dicembre, tempo in cui riuscivo a scatenarmi tantissimo in cucina dando sfogo a una delle mie passioni preferite: fare dolci!
Mi è tornata in mente la mia Sacher.... adoro la cioccolata, nonostante sia un alimento (ma lo si può chiamare tale?, mah!!!a me piuttosto che alimentarmi, mi carica, addolcisce, ammorbidisce e coccola...) un po' da evitare, soprattutto nei casi di gastriti, difficoltà nell'assimilazione, però uno strappo alla regola ogni tanto può starci se non ci sono patologie gravi in corso.
E' un dolce re-inventato da me, più che altro personalizzato alle mie necessità/abitudini/convinzioni, molto leggero (provare per credere) e che assicura un grande successo.
Ingredienti
- 1 tazza grande da caffè di yogurt (alternativa vegana: yogurt di soja)
- 2 tazze di zucchero di canna
- 3 tazze di farina bianca di farro
- 3 uova intere (alternativa vegana, latte di soya fino a mantenere un impasto morbido, ma non troppo liquido)
- 3 cucchiai di margarina vegetale
- 1 bustina di cremor tartaro
- 70 di cioccolato fondente fuso a bagno maria
- 1 pizzico di sale

In un recipiente unire yogurt, zucchero, uova e margarina, e mescolare fino a quando si crea un composto omogeneo. Dopodichè aggiungere la farina , un po' per volta, il sale e infine il cremor tartaro. Deve risultare un composto semi-solido, ma cremoso. L'ultimo ingrediente da unire è il cioccolato fuso a bagnomaria: attenzione non deve essere bollente appena tolto dal fuoco, bensì leggermente raffreddato ma non troppo, in quanto poi inizia a solidificare e renderebbe l'impasto del dolce duro.
Impostare il forno a 180 gradi, foderare una teglia rotonda con della carta da forno inumidita e infornare per 45 minuti. Trascorso questo tempo, verificare se l'impasto è lievitato, e se nell'aria c'è un delizioso profumo di dolce cioccolato, è cotto! Di solito vado a naso, poi verifico la cottura con uno stuzzicadente, infilandolo e tirandolo subito fuori: se non presenta residui di impasto, il dolce è cotto.
Lasciare a riposo in forno per mezz'ora; poi togliere la torta dalla teglia e lasciarla raffredare completamente. Questo è necessario per permettere di tagliare a metà la torta per facilitare la farcitura. Quest'operazione è la più difficile: riuscire a tagliarla a metà senza romperla, alzare il coperchio, guarnirla e poi rimettere sopra il disco, per me è sempre una fatica enorme...ma ce l'ho fatta! Ho guarnito utilizzando la marmellata di susine fatta dalla suocera.
Finita quest'operazione si deve preparare la glassa per ricoprire l'esterno....e qui me la sono proprio inventata di sana pianta, e non nego di essere andata decisamente a caso.
Gli ingredienti sono:
- 150 gr di cioccolato fondente
- 50 gr circa di zucchero a velo
- poca acqua calda
- 1 cucchiaino di margarina
A bagnomaria si mettono cioccolato e zucchero a velo, e si aggiunge un po' d'acqua. Si lascia sciogliere il tutto, e poi con una frusta si sciolgono i grumi che si sono formati. Si aggiunge il cucchiano di margarina, e se il composto risulta essere ancora duro, un'altra po' d'acqua.
Per glassare la torta ci si deve servire di una gratella, a cui sotto si mette un foglio di carta da forno, o carta da frigo, per raccogliere la cioccolata in eccesso che cadrà.
Conclusa questa operazione, lasciar raffreddare...e dopo un paio d'ore può già essere mangiata!!!

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Vostri e miei Raggi di Sole ^^