sabato 1 giugno 2013

Deeper and deeper: "La grande bellezza"

Rimugino da giorni. Per me è così, riesco a farmi tarlare la mente, da pensieri e ossessioni silenziose. Qualcosa mi stupisce, e lo elaboro e lo analizzo e lo sogno e lo confronto con la mia realtà e lo annoto e lo seziono come un chirurgo.
E a tal proposito, da lunedì scorso, accade che sto sviscenrando "La grande bellezza" di Sorrentino.

"La grande bellezza" è ambientato a Roma, salotti, lusso, palazzi, vite altolocate. Una Roma che viene presentata in una giornata di sole (mai una nuvola, comunque e nonostante tutto, eh!?!!!), alle prime ore del giorno. Tutto sembra rinascere, pace e silenzio, anzi un' eterea musica si innalza (I Lie di David Land interpretata dalla Torino Vocalesemble).
E poi l'irrompere in una festa frastornante, in una terrazza della Roma bene, dove alcol, ballo, sesso ed esibizionismo sono esaltati rispetto a quello che si possa immaginare. Mi colpiscono, in questa festa, delle donne che si spogliano in una vetrina, alternate ed isolate, dove ad accompagnarle c'è una musica diversa da quella che c'è all'esterno. Donne che si osservano riflesse sul vetro della vetrina che le mette in mostra, ogni loro minimo gesto è calcolato e si esaltano per questa dimostrazione di sé stesse, il loro corpo che con atti precisi e calcolati inizia a denudarsi.
Il frastuono viene interrotto dall'inizio della trama del film, che vede Jep - Toni Servillo - personificare questo esaltato dei migliori salotti di Roma, che come unico scopo della vita, vede la propria supremazia sociale.
La trama del film gira attorno a lui, alla sua vita, al suo camminare, alle sue giacche, alla sigaretta perennemente appoggiata alla bocca, al suo sorriso sardonico, alla sua falsità e alle vicissitudini che si intrecciano con il resto di personaggi che lasciano un ricordo di pura apparenza.
In due ore i sbadigli non mi  mancano. Ma l'attenzione è viva e presente.
E me ne ritorno a casa, con un database di ricordi, immagini, frasi, musiche, espressioni che mi tormentano.
Caspita, Sorrentino ha colpito !!?!?!????!!!!!!!!
Non mi sono divertita, eppure ha lasciato il segno. Fosse questo il suo obbiettivo??? Spiattellarci i giorni nostri sul grande schermo senza alcun  giudizio, se non il nostro ???

Questi i particolari  che mi hanno stuzzicato di più, e le domande che mi rimbombano ancora in testa ... 
- il silenzio, Roma avvolta dal silenzio. Non ci sono clacson, urla. Si vede e sente spesso lo scrosciare dell'acqua, quella delle fontane e delle piscine... silenzio che accompagna i momenti di riflessione, i ricordi del passato, i lutti.
- la luminosità, sole, tanto sole e anche la luna e le candele. Diciamo che nelle scene di buio mi hanno colpito i fasci di luce. Le tenebre e avvolgono la luce, bellissima metafora dei nostri tempi.
- la bellezza della Roma monumentale, palazzi e case, statue e quadri che contrasta con questi goffi personaggi che si atteggiano, che si fanno di coca e botox. Cos'è il bello quindi?
- la critica alla Chiesa, cardinale con la croce d'oro, e la santa con quella di legno. Una chiesa vicina ai salotti, e i salotti vicini alla chiesa, in una sorta di orgia mistica. La suora che va a farsi di botox alla mano (per un problema di iperidrosi alle mani  e  ...io sono anche maliziosa, uff... ) e che poi se ne va in pellegrinaggio dalla santa.
- la falsità, dalle apparenze a quella studiata per le circostanze, vedi l'episodio del funerale (qui i miei nervi sono saltati, ricordi che sono risaltati alla mente, fotogrammi di visi conosciuti, episodi da orticaria immediata).
- la giraffa, che l'amico illusore fa sparire e dice "è solo un trucco". Quale trucco? Le maschere che si posano su quelle facce? L'illusione di un attimo, o quella di una vita?
- le radici, sono i propri piedi, e quelli rimangono il legame con la nostra essenza. Le radici che radicano il proprio corpo a un luogo, a una circostanza e alle persone. 

Tocca esserci in una società di questo tipo. Anche se non so darmi tutte le risposte (oppure non voglio ammetterlo, chissà...) e anche se non mi ci immedesimo, la osservo accanto a me... faccio il mio meglio per mantenere la mia entità, non farmi sopraffare da quanto mi stanno costruendo accanto e attorno, dai condizionamenti sociali, dalle mode e dalle false verità mediatiche...

E Madonna nel 1992...cantava Deeper and deeper ...


13 commenti:

  1. Le prime righe del tuo post sembrano descrivere me..la mia mente...anche io sono così. A volte, a furia di rimuginare, mi stanco..è sempre troppo grande il mio bisogno di capire, di capire davvero..Questo film non l'ho visto, sto attraversando una fase un po' particolare, in cui fuggo da tutto ciò che mi sembra "noioso", "pesante"..ho bisogno di leggerezza..mi serve leggerezza perché sto finalmente riemergendo come si deve da un periodo NERO ! Deeper and Deeper..sai che l'avevo dimenticata ? Grazie per avermi rinfrescato la memoria ;) Buon pomeriggio..qui cielo è cupo e grigio ( ha cominciato a piovere da qualche minuto)..ma un po' di sole splende in me :)

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    1. m4ry, credo che sia una bella dote quella di voler capire, diciamocelo! anche se a volte fa soffrire...
      Deeper and deeper, vedi come viaggia la mente? visto il film, ho ricordato questo video, e tante affinità tra i due!
      Pure qui piove, da un'ora...vabbè, sopra le nuvole il sole persiste ;)

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    2. È così...è bello ed è doloroso insieme...

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  2. bella riflessione...mi hai fatto venire voglia di vedere questo film :-)

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    1. grazie Vitto, mi fa piacere ;) poi fammi sapere che ne pensi te!

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  3. Giorni fa mi sono imbattuta nella rece del caro Ally e devo dire che avevo perso la voglia di andare a vedere questo film.
    Mi hai incuriosita con la tua diversa visione e a questo punto credo andrò a vederlo e riferirò;-)
    Buona serata.

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    1. Maura, e io ci sono andata per confrontarmi ;)
      Dai vacci pure tu, che ci scambiamo un po' di punti di vista! Bello così!

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  4. Come sai ho detestato il film, troppo furbetto per i miei gusti, però mi fa piacere sentire campane diverse ... non lascia certo indifferenti, è da vedere, ma credo sia un film fuori tempo massimo (quella Roma non esiste più), volgare e vuoto, come il mondo che vuole raccontare, troppo parlato (alla fine Servillo stufa), un bel passo indietro di Sorrentino (ritornerà quello di prima, o mi ero sbagliato io prima?). Bella solare la tua rece, questo sì! Mai amato Madonna, forse ecco perché non mi piace il film, grazie Sole ;)

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    1. caro Alli, devi spiegarmi cosa intendi "per quella Roma non esiste più", inciampo in questa tua affermazione.
      Madonna la detesto da tre anni a questa parte, stop, ci siamo separate per sempre. Però ho ancora dei ricordi legati a lei ;)
      Grazie a te sai! Mi piacciono i confronti e i punti di vista, alimentano sempre stimoli nuovi!

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  5. Quella Roma non esiste più, perché è scopiazzata dai film di Fellini, e poi mi sembra ora marginale; se uno vuole raccontare l'Italia di oggi, cerchi più in basso (e mi viene in mente ancora Garrone, e il suo Reality, quella è la realtà di oggi). Comuqnue è un film che ha colpito molto, lo vedo dai contatti del mio blog (tutti cercano qualcosa su questo film).

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  6. mi hai fatto ripercorrere la filmografia di Fellini, che guardavo con mio papà, che mi permetteva poca tv, film sani e saggi, sulle sue gambe...dovrò ripassare un po'...(sono trascorsi troppi anni...)

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  7. Ecchimeeeeee :)
    Gran bel post! I LIe mi ha catturata da subito e durante all0'inizio ripetevo nella mia testa "la devo trovare la devo trovare la devo trovare". Il film mi ha molto divertita, in più secondo me è stato girato benissimo, Servillo con il suo Jep mi ha conquistata subito e alla fine del film è stato davvero difficile separarmene...

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  8. Ecchiteeee :)
    Grazie Cesca! io Jep non me lo porterei da nessuna parte! lontano da me! però nella brutalità dell'essere che ha interpretato, Servillo è stato pesante, ma grande in questo.
    Ti sei posta la domanda...uhm, vedi che a questa cosa io manco c'ho pensato subito, ma dopo ???
    Belli i confronti... ;)

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Vostri e miei Raggi di Sole ^^