martedì 2 ottobre 2012

Vertigini

"La vertigine è qualcosa di diverso dalla paura di cadere. La vertigine è la voce del vuoto sotto di noi che ci attira, che ci alletta, è il desiderio di cadere, dal quale di difendiamo con paura"
Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere (tra i miei libri preferiti...e Kundera tra i miei miti letterari)

Ditemi, la vertigine cosa vi ricorda? Cosa ispira? Cosa vi fa vivere e sentire?

Io vertigine non ce l'ho per le altezze, ma mi capita di averla quando il cuore sussulta e mi fa perdere i sensi. Simile a quello che accade dopo una birra o un bicchiere di vino ... ma accade che arriva  per un'emozione improvvisa, e ti arrendi a questo oblio. Arresa, allentamento delle resistenze. E quindi mi piace.

Sono curiosa, e oggi particolarmente! dai dite la vostra...

7 commenti:

  1. "La vertigine non è paura di cadere...ma voglia di volare" (Lorenzo Cherubini alias Jovanotti)
    Questo è il primo sound che mi viene in mente.
    Non soffro di vertigine, ma quando mi trovo ad altezze considerevoli mi sorprendo a pensare cosa mai mi trattenga dal lasciarmi andare.
    Non è ipotesi di suicidio ma è una forza misteriosa che mi spinge a sbirciare nell'oblio ma cercando di tenere i piedi ben saldi a terra.
    Un po' come un bambino che guarda un film horror con un occhio solo o senza volume per essere meno spaventato.
    Non so se ho reso l'idea :-)

    RispondiElimina
  2. La vertigine fisica per me arriva con le altezze. Quella emotiva, sempre e solo con la musica.Mi capita spesso quando ascolto Jeff Buckley o il Concierto da Aranjuez suonato da Davis, le variazioni di Goldberg di Bach o un assolo di Charlie Parker. Ti prende all'improvviso un senso d'irrealtà,seguito subito da appagamento e qualcosa simile alla gioia. Mi gira la testa e mi ssento ubriaco.

    RispondiElimina
  3. Io devo bere parecchi bicchieri di vino per soffrire le vertigini ... e, in verità (ora faccio outing), io soffro terribilmente di vertigini, quelle vere, quando vado in montagna. Vero panico, gli amici che vengono spesso con me, mi devono tirare, dare la manina ... a volte mi fermo e non vado più avanti ... è successo molte volte, tanto che c'è sempre una storiella su di me, che mi blocco, siu diverse cime dell'arco alpino, dai Lagorai al mio Baldo. Non ho paura ad andare sulla seggiovia, o sulla funivia, sono salito sull'aereo, ma se cammino con un burrone accanto, entro in uno stato di vero panico. Sarà, come dice Kundera, che sono attratto dal vuoto?
    p.s. niente ferrate per me, e prima di andare in montagna, mi assicuro che non ci siano lati esposti (come saprai, non è sempre possibile prevederli, quando arrivano sono dolori per tutti ...).

    RispondiElimina
  4. @Spirulina, credo che jovanotti l'abbia presa da Kundera quella frase...così voglio immaginare io...Kundera è antecedente, e l'insostenibile leggerezza dell'essere il suo libro di maggior successo. Hai fatto un bel paragone riguardo allo sbirciare...anche a me capita di guardare ancora i film horror così! anzi, essendo suscettibile di spavento capita anche con i cartoon!
    @Blackswan! pure a me Jeff Buckley manda in balla!!! e pure i Pink Floyd, catturata psicadelicamente...
    @Alligatore, potrebbe aver risposto così mio marito, parola per parola O_O solo che le storielle le faccio io pure!
    Attrazione del vuoto? magari aspirazione al vuoto...l'altra parte del pieno e del troppo? chissà...

    RispondiElimina
  5. vertigine mi viene in diversi modi in diversi giorni in diversi posti in diversi stati d'animo.......
    fisicamente mi è capitato alzandomi dal letto o scendendo da una marciapiedi, mai da altezze considerevoli.

    intimamente la vertigine è un senso allo stomaco che provo netto quando talune cose/pensieri/immagini/parole/gesti mi arrivano improvvisi e con forza, di natura positiva o meno.

    e, soprattutto, quando ho una premonizione o compio un viaggio astrale o una regressione.

    baci, le tue vertigini mi piacciono ♥

    RispondiElimina
  6. le vertigini più belle le ho provate quando mi sono innamorata: bastava il ricordo di un profumo, di parole, o vedere dalle lancette dell'orologio che ci saremmo visti di lì a poco..è una sensazione che dà alla testa e scioglie le gambe, che fa sussultare il cuore in maniera assordante..

    RispondiElimina
  7. @Barbara, mi piace quello che dici delle premonizioni o viaggi astrali, mi piacerebbe parlarne di persona. spesso non mi sento capita a riguardo, tu saresti perfetta!!!

    @Natadimarzo, ah l'amourrrrrrr!!! verissimo!!!!

    RispondiElimina

Vostri e miei Raggi di Sole ^^