martedì 1 maggio 2012

Primo maggio. Non dire nulla.

Buon primo maggio a tutti. E che sia la festa di tutti, indistintamente. Per quei lavoratori che delle 8 ore sono legittimati, e di quelli che il lavoro lo vorrebbero, e perché no, anche di quelli che del lavoro proprio non ne vogliono sapere, ma a cui non farebbe assolutamente male muovere mani, braccia, testa ...
Troppo politicizzata a mio avviso, perde del suo valore essenziale come festa. Una politicizzazione che va troppo a marcare l'estremismo e che allontana tutti dal motivo effettivo per cui è stata istituita.
La sua origine è collegata a quella di S. Giuseppe padre "di terra" di Gesù, falegname, spesso visto raffigurato con estrema umiltà, con pialla e morsa, questo sguardo quasi rassegnato, ma già indice di sacrificio e fatica.
Questa festa venne poi convertita per ricordare le lotte operaie dovute alla conquista dei diritti dei lavoratori, tra cui quello delle 8 ore giornaliere. Più di un secolo ci separa da quei tempi, passi in avanti ne sono stati fatti, ma ancora il lavoro non è un diritto per tutti. Non parlo unicamente di quello che accade in Italia, mi ritengo fortunata a vivere qui.
Parlo di quelle situazioni disumane che attanagliano certi stati del mondo in cui prevale l'assistenzialismo economico, legato a uno sfruttamento di ogni classe ed età sociale. Donne costrette a vivere in baraccopoli per raccogliere rose destinate ai nostri mercati: questo accade in Kenya. Bambini relegati all'agricoltura e a cui è privato il diritto di studiare, questo un po' ovunque. Esempi ce ne sono a bizzeffe, e non voglio fare solo retorica con questo post.
Voglio sollevare quel problema che supera i problemi che tocchiamo con mano noi occidentali, pasciuti e fortunati. E a cui non servono tante parole, basta osservare.
A volte penso che se dovesse capitare a me di perdere il lavoro, rimarrei comunque una persona fortunata: un bicchiere d'acqua, un pezzo di pane di giornata lo troverei comunque, magari bussando alle porte di parenti e amici....
"Non dire nulla", Paola Viola, Editoriale Programma, foto del libro di Paola Viola ©

Nel mondo, tante tantissime persone non arrivano nemmeno a pensare a questo. E sfogliando le fotografie che Paola Viola ha scattato a Isiolo, questi pensieri ti vengono, inevitabilmente. Lei che lì ci è andata per portare del denaro e seguire dei precisi progetti per l'Onlus "Una mano per un sorriso - For children" di cui è fondatrice con Gigliola Barlese.

E in questo primo maggio a quei bambini va il mio augurio, di imparare cosa sia il diritto al lavoro, come il vero diritto alla vita, che assaporiamo con il primo urlo che emettiamo!

E allora urliamo! Buon primo maggio a tutti!!!!! 

5 commenti:

  1. bellissimo post Elena. Buon primo Maggio anche a te!

    RispondiElimina
  2. molto bello Elena, un punto di vista diverso e crudelmente vero.
    Spero che tu abbia passato un buon Primo Maggio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Herbi, il mio primo maggio sarà in un prossimo post! specialissimo!!!
      Per quanto riguarda questo post, è una visione un po' diversa da quelle sentite quotidianamente. Mi pongo queste domande, sto anche leggendo un libro che mi sta mettendo a dura prova su tematiche di guerra, fame, miseria. E anche questo lo condividerò, presto!

      Elimina

Vostri e miei Raggi di Sole ^^