Un mese.
Tanto è passato dall'ultimo post che ho scritto. E avete fatto bene a spronarmi a tornare. Mi mancava scrivere, ma non riuscivo, non potevo, non ce la facevo.
Ed eccolo qui: un mese intenso, vissuto, ricco di emozioni, emozioni belle ma anche le più tristi che potessero accadere. Come sempre accade prima delle ferie ci si arrovella a concludere ogni sorta di lavoro...a lavoro. E così mi sono beccata giornate pesantissime accompagnate da dolce relax cullata dalla mia amaca, in totale sciopero dalla tecnologia...
E' successo poi che le due settimane di ferie di agosto le ho spezzate: una a trafficare per casa con marito, Ikea, monta mobili, sistema, sposta libri, pulisci finestre, cucina di qua e di là, calici di stelle, nottata a Gardaland, dolci esperimenti, amaca, libri, libri, libri e zero studio, vi ho letti, tutti e tanto, pochi commenti ma che dire, la pigrizia la faceva da padron, amici persi ripresi, (ohibò, la mia tecnica non mi faccio sentire perchè ogni volta che mi faccio sentire mi dite di no e poi ci rimango malissimo e piango anche, ha avuto effetto...). E poi n pensiero particolare al titolo della mia tesi di naturopatia ( e ne parlo ora e poi stop fino a completa realizzazione del progetto, sennò che stress che divento), che si sta concretizzando e ne sono felice ^_^ ci dovrò lavorare tantissimo, ma sono ispiratissima, mi piace tanto, mi è venuto tra sogni fatti e un testo di canzone che mi ha folgorato...non so che è stato ma ne sono felicissima ^_^ e gasatissima ^_^
E' successo poi, che l'altra settimana l'ho trascorsa a Riva del Garda, io e la mia mamma, e qui tutto ha preso un ritmo lento...lento... Il relax si è insinuato dentro di me, mi sono riconciliata con la madre terra, ore e ore stesa all'ombra di immensi platani in fronte lago, con libri in mano, osservare i lunghi rami degli alberi sopra di me, a scovare nuovi scintillii dal lago calmo e rilassante. Non potevo immaginare di venire raggiunta da una brutta notizia. Ero partita con l'ansia, ma ho tanto pregato in un miracolo, ho rivolto tutto il mio amore a una persona che lottava tra la vita la morte, e il 18 agosto, giorno del mio onomastico - giorno in cui festeggio e mi piace ricevere regali dalla mia mami, eh sìììì... vizi d'infanzia -, ci ha lasciato un giovane amico,,, solo 25 anni, compagno di avventure di mio fratello, sempre in coppia loro due, se non trovavi uno di certo era con l'altro...seguivi le tracce e li beccavi.... Beh, di lui avevo accennato nel mio ultimo post, lo incontrai infatti a Trieste prima del concerto di Battiato, e poi per tutto il viaggio di ritorno, mentre era in servizio, si era assicurato della nostra incolumità.... Un incidente in moto l'ha rubato, ... ce l'ha portato via.
E sono stati giorni di dolore.
Un dolore, per quello che lui ha perso. Una vita da giovane spensierato, con la testa sulle spalle per il lavoro che faceva, ma con l'anima di chi ancora vuole godersi i propri momenti, quei momenti che non hanno età e non sono collegati al lavoro che si fa, ma che sono passione, vera passione. Non potrei mai dire a nessuno di smettere di andare in moto perchè si muore. Anzi sono la grande fan del "segui le tue passioni...", il contrario sarebbe come togliere il fiato e la linfa vitale, noooo.... si seguono e basta. Non si mollano. Poi il destino, quella cosa che ci indica come predestinati, fa la sua. Ci credo e ne sono convinta. A chi mi dice il contrario dico che hanno solo paura, paura di buttarsi, paura di pentirsi, paura di soffrire e sono quelli del " e se qua... e se la...".
Un dolore che poi che ha una sfumatura, si chiama compassione, per tutti i famigliari...compassione che è proprio "patire con", e quindi soffrire con...e sapere cosa significa quella sofferenza...
E qui i grandi ricordi del mio dolore visto che le stesse cose le provai pure io, oramai quasi 17 anni fa,e ne avevo 17 quando mio papà ci lasciò...
E allora ci pensi e ci ripensi... il dolore non passa, quello che soffrii allora si ripresenta spesso - forti fitte al petto, mancanza di fiato e le parole che scompaiono, vista sfuocata - si modifica certo, non ci sono le grandi lacrime a scendere, ma nella solitudine quel vuoto che si crea rimane ed è dolore. Non credete a quelli che dicono che il dolore sparisce. Non sparisce, cambia e matura, ma non sparisce, rimane lì e ti accompagna, si ripresenta e vuole aiutarti a superare le mille situazioni difficili che ti si presentano, ti accompagna in quelle belle, e sai che è lì a ricordarti che ancora sei vivo, e te lo ricorda, SEI VIVO, VIVI QUINDI. Questo è il suo scopo, questa è la sua eredità, questa è la sua crudeltà.
E così, questo agosto si è trasformato in una sorta di vacanza del dolore, del ricordo e della felicità.
Grazie a tutti quelli che hanno voluto spronarmi con questo ritorno dal silenzio...smakete ^_^ tutto ciò è mancato pure a me!!!!
E.
un abbraccio fortissimo cara!!
RispondiEliminaSibiaaaa!!! lo sento forte, grazieeee!!
RispondiEliminaNon sai quanto ti posso capire in questo momento.
RispondiEliminaUn abbraccio sincero.
ti tengo stretta.
RispondiEliminasono contenta del tuo ritorno qui.
un bacio.
B.
Vi ringrazio di cuore... ^_^
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