Sono trascorse ben due settimane dall'inizio del mio digiuno dal cellulare.
Stamattina l'ho riacceso...beh, nessun effetto. L'ho lasciato a casa, me ne sono andata a lavoro senza. Non volevo assolutamente starmene lì a controllare messaggi e telefonate ricevute.
Sono stati giorni che ho vissuto intensamente. Non mi sono accorta del tempo che passava, ho seguito i miei ritmi senza farmi prendere dall'angoscia di dover qualcosa a qualcun'altro.
Vediamo un po' di cosette che mi hanno fatto riflettere:
- "vedrò di adeguarmi a non raggiungerti senza telefono, per me è un problema". Questa è stata la prima cosa che mi ha colpito, scritta da un'amica via mail. Come se la decisione di sbarazzarsi del telefono fosse sua. Eh no!!! è mia, e se ci fossero problemi semmai sono miei! Proprio non mi ci siamo con il punto di vista, la decisione è mia è mi accollo tutte le responsabilità! (quali siano non lo so e non ci sono anzi!). E' così nella vita: le decisioni che prendiamo spesso vengono interpretate dal resto del mondo come proprie, invece sono proprie di chi le decide di fare, gli altri che continuino a fare quello che facevano prima o anzi che migliorino e si rendano maggiormente responsabili; ho capito proprio questo, che si deve accettare gli spazi/libertà/decisioni altrui. Devo farlo io in primis, nel limite del rispetto e dell'etica naturalmente.
- dipendenza dalle vite altrui. I primi giorni mi sentivo un po' fuori dal mondo. Mi mancava quel "contatto" di news e pettegolezzi che alla fine si è reso inutile. Eh sì, mi sono proprio resa conto che di tutte quelle cazzatine non ci ricavo nulla, solo tempo perso. Ho capito che preferisco il contatto visivo, sapere e condividere a tu per tu. E' la natura vera dei rapporti, come dovrebbe essere. Inutile che mi invento storie mentali che ho mille amici. Eh no, ne ho! ma commisurati anche al tempo che riesco dedicargli. E il tempo che voglio dedicar loro è maggiore rispetto a quello di un sms. Stessa cosa per la famiglia: comunque io ci sono anche senza un mezzo elettronico.
- sveglia. In questo caso abbiamo usato quella del tel della mia D1/2. Svegliati da Eddie Vedder ogni mattina non è stato male ^-^ !!! la cosa bella è stata domenica. Abbiamo preferito non caricarla, con la convinzione che ci saremmo svegliati come al solito alle 7... beh, non ci potevo credere ho aperto gli occhi alle 10.20!!! evviva!!! non capitava da tempo!!!
- preoccupazioni. E' vero qualcuno si è allarmato che non rispondevo. Altri proprio no. Questa cosa non mi interessa e non voglio fare classifiche che questo è meglio dell'altro etc etc.... così è andata e a questo dovranno abituarsi;
- date e compleanni scadenze. Ho decisamente messo alla prova la mia memoria - che già mi dà ottime soddisfazioni - ricordandomi tutto. E se qualcosa è andato nel dimenticatoio...pazienza, ci sarà il tempo per rimediare!!!
- ritardi. E' capitato che una sera ero in ritardo di 5 min ad un appuntamento, e la persona con cui mi dovevo trovare lo era di più. Avessi avuto il cell avrei avvisato e aspettato lo stesso da lei. Invece ho aspettato. Cuore in pace, bello aspettare. Sapore di tempi passati quando ci si ritrovava con la compagnia e chi arrivava si aggregava e gli altri rimanevano a piedi...
- emergenze. Una notte in pronto soccorso con un collega. Probabile intolleranza post cena. Seduta lì ad aspettare avrei avvisato D1/2 che sarei tornata più tardi. Invece rientrata verso le 3, nessun rimorso per non aver avvisato, molto stanca e appoggiato la testa sul cuscino sono crollata. E' vero il telefono aiuta, ma non cambia la realtà delle cose!
- dipendenza. Mi sono accorta che i primi giorni cercavo il cell. Mi giravo per vedere se c'erano messaggi. Lo cercavo per vedere l'ora. Prima lo portavo pure in bagno. Che vergogna.
- risolvere i problemi da se. A me capitava spesso di avvisare di quello che mi accadeva. Invece self-made! mi sono arrangiata e ho aspettato se non ce la facevo^^.
Spero di aver riportato tutto.
Il telefono arrivò nella mia vita il giorno del funerale del mio amato nonno paterno. Lo acquistò D1/2 nel 1999. Dodici anni, e ci ha cambiato la vita. Poi passò a me il suo quando fu l'ora di prendermelo. Sembrava un aggeggio di cui non ci si sarebbe innamorati. Invece ci ha decisamente cambiato la vita.
La mia intenzione è di ribellarmi a questo mezzo e di lasciarmi vivere un po' di più. E' stato bello andarsene a spasso in bici e non dover pensare a quanto ci mettevo, non essere rintracciata, fare quello che la mia testa voleva e non quello che il cell voleva gestirmi.
Lo spegnerò quando sono a casa, quando vado a letto e mi riposo, quando cucino e mangio. Non lo userò in macchina: scorsa settimana ho trovato l'auricolare sul piazzale di casa, scivolato dall'auto rotto, schiacciato dalle ruote!!! non è un segnale??? ^_^ Lo terrò silenzioso quando sarò in compagnia di qualcuno. Servirà solo come mezzo e preferirò il contatto umano.
Mi riprometto di mettermi a digiuno di stagione in stagione... primavera è andata....
Ora devo decidere il prossimo digiuno....mi sa che è l'ora della Tivvù!!! sìsìsìsìsìsìsì!!!!!
ecco fai conto che io ho questo rapporto con il telefono pur portandomelo dietro (quando non lo dimentico in giro), tant'è che ormai le persone che mi amano lo sanno e non ci fanno neanche caso :))
RispondiEliminaero una fans delle cabine della Sip, il cellulare mi fa sentire in qualche modo "spiata" ed è una sensazione che non mi piace per nulla.....
baciotto, sei fantastica :)
Bibi
Bravissima! Io ormai sono abbastanza digiuna sia di telefono che di tv, solo dal web faccio un po' fatica a non farmi fagocitare.. prima o poi mi darò una regola: promesso!
RispondiElimina@Bibi...siamo spiatissimi. Oramai anche con le indagini ambientali, ti entrano in casa. Mi fa un po' schifo....
RispondiElimina@Sibia: non ci abbandonare però!!!^_^
certo che no!! ^_^
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