sabato 31 dicembre 2011

Domani ci sarà, solo perchè l'oggi c'è stato

Ricordo 2011, i mei 33....grazie Francesca!

Si va avanti, il tempo non ci dà tregua e dobbiamo assolutamente andare avanti.
Un anno rimane "un anno", stop. Come sempre a tirar le somme? beh, direi di no, perchè tutto prosegue e vuole andare avanti. No lamentele, solo obbiettivi da porsi senza eccessivo entusiasmo, che poi se non vanno come vogliamo ci si rimane male e giù di lacrime.
Unico vero obbiettivo, il sorriso. Non dimentichiamoci del sorriso, ci sta ovunque, pesa poco ed è economico:  in tasca, in borsa, sulla scrivania in ufficio, sotto le lenzuola, sul divano, seduto a tavola, ma soprattutto portiamolo sulla nostra bella facciona dono agli altri e a noi stessi!

E così  auguro  a tutti il miglior proseguimento di Vita: domani ci sarà solo perchè l'oggi c'è stato, e questo non va dimenticato...

giovedì 29 dicembre 2011

Panfruttato per ogni giorno dell'anno

Eccomi qui con la rivelazione del periodo.
Il mio panfruttato ,è stato apprezzato da tutti, abbinabile a tutto, ci sta veramente come antipasto, stuzzichino, accompagna bene i secondi, utile come spezza fame, con una crema dolce è un ottimo dolce, e accompagna volentieri pure una tazza di caffè a colazione.
E oggi, io e marito ci siamo detti che va bene per tutto l'anno. Magari con meno assortimento di frutta, ma è piacevole per tutte le stagioni ^^
L'ispirazione l'ho avuta dal mio libricino sul pane, la ricetta "pane natalizio con frutta secca" di "Facciamo il Pane" di Annalisa De Luca di AAM Terra Nuova edizioni, ovviamente c'ho messo del mio e quello che vi descrivo è come l'ho fatto io.
Prima di tutto la pasta madre deve essere rinfrescata una volta e resa un po' più solida del solito. Riporla in mezzo a un canovaccio che si andrà a chiudere e legare con dello spago da cucina, e lasciato in forno spento tra le 6 e le 12 ore. Il risultato dovrebbe essere un rigonfiamento del tutto, con possibile fuoriuscita di pasta e rottura dei lacci. A me è capitato solo una volta che sia fuoriuscita, però se non dovesse accadere l'importante è che si gonfi. Potrebbe anche brontolare, emettendo dei fischi...casomai parlateci come ho fatto io, la pasta ne sarà felice e  vedrete che ne ricaverete un pane ancora più buono!
Trascorso questo tempo, aprire il pacchetto, lasciare la crosta lì, e rinfrescare nuovamente la parte più liquida e interna della pasta madre. Altre 6 orette a riposare, e poi ci si può mettere all'opera ricordandosi di tenerne da parte un pezzo per il prossimo pane.
Io di solito vado un po' ad occhio con le dosi di farina, vedo che l'impasto dipende molto da quanta umidità c'è nell'aria, e qui in pianura veneta ce n'è anche quando splende il sole. Indicativamente queste le dosi per il primo impasto:
- 400 ml di acqua tiepida
- 150 grammi di farina di segale
- 500 e più  grammi circa di farina tipo 2
- 1 cucchiaio di sale
Sciogliere la pasta madre con l'acqua e unire la farina di segale, solo questa. Mescolare e lasciare il tutto a idratarsi per mezz'oretta. Poi impastare con tutto il resto e riporre il panetto in una terrina, coprire con un telo e mettere in frigo per 24 ore.
La frutta: deve essere idratata per 12 ore, pertanto 12 ore prima di unirla al panetto immergetela in acqua dopo averla preventivamente tagliuzzata.
Queste le dosi:
- 2 manciate di uvetta
- 150 grammi di prugne secche
- 8 noci
- una manciata di anacardi
- 200 grammi di fichi secchi
- 6 datteri
La fase più difficile è quella dell'unione. Il panetto lievitato inizierà a umidificarsi quando si unirà la frutta e sembrerà un'impresa epica riuscire a formare qualcosa di concreto. L'importante è non lasciarsi andare in depressione, aggiungere la frutta un po' per volta (naturalmente deve essere scolata, eh!?!!), e creare un filoncino molto molle da riporre su teglia già preparata con carta da forno e farsi aiutare aggiungendo dell'altra farina.
Riporre in forno spento e lasciare lì per altre 12 ore, prima di cucinare dargli una sistemata aggiungendo un po' di farina 00, incidere sopra la pagnotta, scaldare il forno a 250 gradi e cucinare! dopo 15 minuti abbassare a 200 gradi. Gli ultimi 10 minuti avviare il forno ventilato per asciugare il fondo, e poi lasciar riposare, raffreddare ed asciugare ancora.
La foto del panfruttato riporta anche il pane al sesamo, presentati assieme come centro tavola il giorno di Natale.


Non viene l'acquolina in bocca???

martedì 27 dicembre 2011

Vi racconto il mio Natale

C'è  poco da dire, a me il Natale non piace, però adoro farlo.
Così non si capisce, lo so, ora spiego.
Natale fin da piccola è significato l'arrivo di Gesù bambino, passaggio di Babbo Natale (con tour organizzato dalla parrocchia) che mi sono beccata fino all'età di 14 anni perchè il mio fratellino è un po' più g-g-giovane di me, e così sopporta e supporta la causa, il mio regalino l'ho ricevuto sempre così.
Mai cose sfarzose. Sono stata educata a non sprecare, ai sacrifici e ad accontentarmi di quello che arrivava. Poi  a seguire sempre Santa Messa, e canti e coro.
Dopo anni di solita routine, il Natale nella mia vita ha preso una via tortuosa, l'assenza di mio papà dai 17 anni in poi l'ha reso spoglio e senza senso, ci mancava che l'amata nonna materna poi venisse a mancare la notte di Natale 10 anni fa per rendere la festa di un'infelicità unica. La festa del Natale l'attribuivo, e tutt'ora è così, alla festa della Famiglia, e queste assenze sono stati pezzettini staccati che non possono essere rimpiazzati.
Si cresce, e accanto a questo sentirmi zoppa, ho cambiato anche il mio punto di vista verso la cristianità. Il mio credo è cambiato, diminuito forse, maturato o regredito (non so, dipende dai punti di vista), mi sono allontanata da messe e riti cattolici, sviluppato una mia coscienza religiosa slegata da libri, dogmi e abitudini familiari. Inutile poi che faccia l'ipocrita con me stessa e andare a messa solo alle feste comandate, non ha alcun senso e non dà nulla a Me, Elena.
Così il Natale è divenuto la festa della famiglia, e della presenza. E così l'ho festeggiato.
Il Natale religioso l'ho rispettato a modo mio, la tradizione e i valori hanno comunque contribuito ad essere quel che sono, così un bellissimo presepe con le statuine di quando ero piccina e la capanna fatta da mio papà anni e anni fa hanno riempito un angolo dell'ingresso di casa: questo è il simbolo di rinascita che ho voluto rappresentare a casa mia; a ricordarmi ogni giorno che la Vita c'è sempre e va rispettata e benedetta, il rinnovamento è lì di fronte a noi, basta volerlo vedere, e poi il bue e l'asinello non sono lì come sacrificio....e a me piace assai questa cosa!!! ^^
Poi l'altro simbolo quest'anno è stato il mio albero della Vita. La mia betulla s'è prestata a donarmi un ramo, reciso nel momento in cui soffre poco, fine autunno, quando i suoi rami non lacrimano linfa. Ogni ramificazione l'ho adornata con foto: io, io e Ale, Ale, e noi e amici, e i figli degli amici, e le nostre famiglie. All'apice del ramo "via dell'angelo custode", ricordo di Lucca, simboleggia la mia stella protettrice che fin da piccola mi accompagna. Nessuna lucina quest'anno. Ridimensionare i consumi, questo il mio motto. Iniziando dall'albero. Le luci natalizie le ho relegate all'atmosfera delle candele.Un albero che non leverò alla fine delle festività, lo lascerò lì e lo integrerò con i momenti importanti di vita.
E poi arriva la convivialità, che a me piace assai. Ho offerto  casa nostra per riunire la mia famiglia e quella di mio marito, eravamo in 10 e ognuno ha contribuito al pranzo portando qualcosina. Fiumi e fiumi di cibo, inutile elencare tutto ciò che c'era anche perchè qualcosina era anti-me...  vi dico solo che la pietanza preferita sono stati i miei finocchi vegan, precedentemente lessati e poi gratinati con mandorle tritate finemente e spolverata sempre di mandorle a scaglie, un filo d'olio e poi un giro di grill e il gioco è fatto!
Il regalo più bello, un sms ieri mattina di mia mamma, in cui diceva che è stata veramente una bella giornata quella di Natale. Il suo animo duro, lesionato da molte dure lezioni di vita, quando riesce ad esprimere le proprie emozioni fa gioire il mio cuore. Grazie a lei.
Io e marito ci regaliamo questo, 5 giorni i primi dell'anno lontano da tutti e immersi nell'essenzialità. Un'altra zona d'Italia da visitare, abbastanza vicina alle mie adorate zone dell'alto Garda, che adoro, sembrano uscite da una storia di Tolkien,sono zone magiche ^^
Biscotti, croccante, tisane e sacchetti di lavanda. I miei regali fai da me. E poi libri, presi qui, scelti con il cuore e in sintonia con l'ElenaSolePensiero e poi altre cosucce mirate e utili. Nulla di superfluo; i regali poi alla fine sono belli, a me piace farli e anche riceverli, però bisogna pensarli bene,  sono una sorta di investimento che si fa per chi amiamo e per noi, che li vogliamo veder utilizzati. Non sopporto i ricicli, li ritengo così ipocriti, piuttosto non si fa nulla. E ciò che non va o si dà in beneficenza, o si utilizza per i giri di tombola di Santo Stefano ^^ (ah, mega successo ieri, c'ho ancora uno scatolone zeppo di ricicli e cose inutilizzate da sfoggiare il 31 e il 1!!!)

E allora, il senso di questo mio Natale, che non mi piace, ma mi piace farlo?
La presenza. Essere presenti e essere nel presente, ricordare ogni giorno che il sole sorge e quando tramonta è comunque là ad aspettare di risorgere il giorno dopo. Il Natale è il simbolo di rinascita edi vita, senza dimenticare che il passato ci insegna ma non si può rivivere, e il futuro si può progettare, ma non vivere. Rimanere nel presente, ricordarsi di questo, anche quando le nubi scoraggiano e ci fanno piangere. Non dimenticare l'amore che ci ha messo al mondo, dare spazio alle nostre famiglie che non ci siamo scelti, ma che sono sempre lì ad accoglierci.
Il mio albero della Vita me lo ricorderà ogni giorno dell'anno...
....  e così Natale ogni giorno.



martedì 20 dicembre 2011

Tempo....di firmare

Assolutamente non sono sparita!
Accipicchia, qui il tempo vola, e nonostante sia una grande sostenitrice del "per quello che vuoi, il tempo lo trovi", ultimamente mi sono accorta che desidero fare così tante cose che alla fine il tempo è quel che è!
E si è addirittura ribellato con me, svegliandomi pure con 2 ore in ritardo la scorsa settimana, sfidandomi a raggiungere l'ufficio per le 9 anzichè alle 8! è stato un trauma, così bello che poi l'arrabbiatura e scocciatura del ritardo mi hanno fatto solo sorridere ^^

Intanto un salutino allora, ho delle cosette da raccontare, intanto raccolgo un po' di idee ^^
In fase di preparazione sacchettini di biscotti e altre ideucce per qualche omaggio natalizio! e poi grande tombolata tra amici il giorno di Santo Stefano ^^ e in premio tanti bei ricicli e cose andate in disuso e che non vogliamo più...

Ah, vi segnalo un'iniziativa che secondo me non dobbiamo abbandonare, nè sottovalutare. Una corta di auto-regalo natalizio molto consapevole. E' da ieri che in molti comuni è possibile andare a firmare per una proposta di legge di iniziativa popolare che riguarda l'adeguamento degli stipendi dei nostri parlamentari a quelli comunitari; il testo è il seguente: “i parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera dei deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e gli assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle regioni, i presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell’unione europea, più della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell’unione per incarichi equivalenti", l'iniziativa è promossa dal gruppo facebook "Nun te regghe più", e poi promossa anche da questo blog dove potete trovare lista dei comuni dove andare a firmare, e altri dettagli tecnici da non sottovalutare. Tipo se volete votare in un comune che non corrisponde al vostro di residenza, e non volete pertanto perdere il diritto di voto, dovete munirvi del certificato elettorale che l'ufficio anagrafe del vostro comune vi emetterà gratuitamente e rilasciarlo all'atto della firma.

Sono piccoli passettini - lo so - ma se non agiamo così come possiamo pretendere di smettere di lamentarci? scrolliamoci di dosso la pigrizia - che poi lo so, è spesso questione di pigrizia - e consapevolizziamoci un pochettino ^^ quel poco che basta ^^

lunedì 5 dicembre 2011

Ottimismo! e un buon esempio

Un weekend anomalo direi.
Un sabato trascorso su e giù per le montagne del sud-tirol alla ricerca di 2 cantine a cui marito voleva far visita, (e mai occasione migliore di una mia riunione a Trento in serata poteva capitarci per conciliare le due cose). E una domenica da pigrizia assoluta senza manco togliermi il pigiama, solo relax!

Così ci siamo tolti questo sfizio di far visita a due bellissime cantine, nulla da togliere a quelle della mia zona, (soprattutto quella dove lavoro io), ma lì la differenza la fa tutto il contesto e una mentalità lontanissima dal far east.
Un ordine e una precisione che fanno riverenza, non ti azzardi a immusonirti perchè nonostante il loro modo di esprimersi poco italiano e decisamente crucco, lì si respira aria felice.
La cosa che più mi ha colpito sono state le strade, pulite, completamente prive di cartelli pubblicitari: gli unici presenti erano degli slogan di promozione per energia pulita ed ecologia, con un motto "Io ci sto!". Decisamente avanti in queste zone per quanto riguarda la salvaguardia dell'ambiente, e a tal proposito vi invito ad andare a leggervi qualcosa in questo sito, promosso dalla provincia autonoma di Bolzano, ove c'è un ottimo decalogo sul come dare da farsi, sui piccoli gesti quotidiani da fare per ottenere risparmi e aiutare Madre Terra a respirare aria pulita.
E' una delle vie da seguire indispensabili per garantirci un futuro migliore: ci ritroviamo oggi pieni di pessimismo, con portafogli da svuotare, eppure non ci si rende conto che oltre ai soldi da esborsare, il di più si deve fare con la concretezza e la consapevolezza che non di soli soldi si vive, ma anche di luce, sole, aria e terra: elementi che non si possono strapazzare. Il mio non è assolutamente un trattato di ecologia, ma un desiderio di porre in evidenza che se tutti agiamo  si può sperare in un futuro migliore. E ripeto "agiamo", nel vero senso del termine! (non leggete male.... non è agiati, non è adagiati, non è agitati... ^_^ )
Utilizziamo di più la bici ad esempio. Ora che le accise carburanti aumenteranno ancor di più, cerchiamo di raggruppare i nostri giri che necessitano dell'automobile in un viaggio unico, per il resto spostiamoci con i mezzi o con le gambe, facciamo la spesa nel negozio del paese, non facciamoci confondere dalle luci dei centri commerciali. Buttate via la pigrizia!!! oppure fate come me! relegatela a un pomeriggio di domenica chiusi in casa a non far nulla, chi lo vieta!! Ma quando si esce, contribuiamo al rispetto cercando di essere più responsabili delle nostre azioni.
Ritornando al Sud Tirol, cosa che mi ha colpito è stata l'assenza delle luminarie natalizie (probabilmente però i grandi centri meta dei mercatini lo saranno), al posto di lucine c'erano delle grosse palle rosse appese agli alberi con lunghi spaghi. Non ho trovato materiale e info in rete per documentare questa mia affermazione, sicuro è che rispetto a quanto vedo in giro nelle mie zone, loro sono più rispettosi, parsimoniosi e lungimiranti. Cosa affatto contraria quello che mi si è presentata davanti  agli occhi sabato sera rientrando a casa: arrivati a Montebelluna sembrava di essere al luna park, delle mezzelune luminescenti appese lungo il corso principale che m'han fatto urlare dai nervi oltre ad accecarmi.
A tal proposito, a breve tra queste righe, presenterò il mio Albero...della Vita! Simbolo della rinascita, promemoria del passaggio e dell'importanza della luce....
Intanto buona settimana, respirate e lasciate andare ogni negatività....

giovedì 1 dicembre 2011

Di parole si parla

Riflettiamo un attimino.
Quante volte veniamo ammaliati dalle belle cose, ci facciamo testimoni del volersi bene, diciamo "io non giudico e amo tutti", e poi facciamo tutto il contrario? Credo non ci siano persone che al 100% si fanno contorno di amore e felicità con tutti, prima o poi ci si casca, in un piccolo inghippo ci si imbatte.
Sono stata  protagonista di una grande maldicenza e bufala, che mi ha molto ferita e che mi ha fatto anche incazzare perchè esula da quello che sono io, dalla mia essenzialità.
Poi riflettendo mi sono pure resa conto che le maldicenze sono frutto di interpretazioni e passaparola che danno adito a maliziosità, invidia e giustificano cattiverie altrui, e i pettegolezzi di orecchio in orecchio e bocca su bocca diventano irrealtà in un batter d'occhio. Ammetto di esserci cascata pur io in questi tam tam, che mi sento colpa aver espresso sentenze senza alcun fondamento e magari aver fatto soffrire quanto soffro ora io qualcunaltro  (e ve lo dico di cuore, non è parte di me il pettegolezzo, sono così pragmatica in certe cose che finchè non vedo non mi azzardo a giudicare, haimè a volte si viene coinvolti...)
Così vorrei prendermi un impegno: cercare di esulare ancora di più di quello che già faccio da chiacchere e giudizi altrui. E invito chi mi legge e pensarci bene a loro volta quando si trovano di fronte a situazioni del genere a prenderne la distanza e semmai testare e andare a fondo nelle cose.
Mai buttare parole a casaccio, le parole hanno il loro peso.

E sempre in merito alle parole concludo con un'altra breve riflessione. I testi delle canzoni.
Io spesso me li leggo, li ritengo una forma di poesia moderna, ce ne sono di così belli e profondi che mi lasciano il segno. Tendo a farmi piacere quelle canzoni dove trovo un legame con me, ma mi capita altre volte di afferrare quel legame intimo solo musicalmente. E continuo ad ascoltare di tutto, la musica è un insieme di petali e sfacettature che riempiono il nostro essere.

E a voi, che accade con la musica e le parole?