giovedì 31 marzo 2011

La mia aria

Sono quasi restia a scriverlo, ad esprimerlo, a urlarlo!
Questo è l'ultimo giorno a tempo pieno a lavoro! da domani inizia una nuova era: part-time 6 ore continuate, così dalle 14 sarò libera di respirare aria mia e fare ciò che più si avvicina alle mie corde!
Ho in mente un sacco di cose. Quando ci si trova di fronte a del tempo per sè, si fanno un po' sogni, dei progetti, e si  programma di realizzare tutto ciò che di solito non si ha il tempo di fare, così ho stilato una piccola lista...semmai mi dimentico di qualcosa so dove guardare...
- studio, idea fissa per ancora un po' di mesi, e di certo non mi farà sentire sola! la naturopatia mi ha aperto nuovi orizzonti, offerto una nuova "vista", dato l'opportunità di sentire cose nuove e di sentirle/percepirle mie; è stato un nuovo inizio nella natura globale, e soprattutto nella mia natura offrendomi l'ooportunità di conoscermi meglio
- esperimenti culinari! (e Marito all'ingrasso :-))))  ) questi non mancano mai! cucino, fotografo e intanto accumulo un po' di materiale per il blog! ho trovato sempre relax ai fornelli...
- e  autoproduzione un po' di tutto!!! lo yoghurt è già all'attivo...spero di riuscire con tofu e pasta madre! vorrei sperimentare anche nell'ambito cosmesi-detergenza...lo spruzzino lavavetri e superfici è già all'attivo da più di un anno, però vorrei diventare un po' più esperta con l'uso del bicarbonato...
- curare il mio orticello botanico (timo, maggiorana, lavanda, melissa, rosmarino, salvia, camomilla, origano, erba cipollina, menta... e poi le 3 mega piante  di alloro, e credo che  seminerò prezzemolo e pianterò 1 piantina di basilico! per il resto c'è il "campo-orto" del suocero a un passo da casa mia!)
- essicare, conservare, marmellatare - da previdente massaia - ^^  - penso all'inverno, e a non sprecare i doni che la natura offre. Le nostre produzioni orto-frutticole sono spesso abbondanti, così mi aggrego a mamma e suocera, munita di vasetti e pentoloni, a far conserve e marmellate...
- poi la bicicletta è già pronta per essere sfruttata al massimo, tour con annessa pausa lettura in qulche bel parco, magari in Restera! Lo faccio già, però ritornare a fare un po' di sano movimento quotidiano non mi spiace, anzi! abbinarlo anche a passeggiate alla ricerca di qualche fiore o erba interessante sarebbe il massimo...
-  e poi andarmene al mare quando mi pare, senza far coda...
- finire tutti i libri acquistati e non letti...(libroshoppingmaniacacompulsiva!)
- occuparmi di me e della mia famiglia, dei miei cari e dei miei amici... ultima, ma è la cosa a cui tengo di più...

a più presto, eh!?!!!

...e la lista continuerà ad ampliarsi....

Non mi sembra vero...sono un po' frastornata perchè di questi tempi non è semplice arrivare ad avere un ambito part-time!

martedì 22 marzo 2011

Solo matematica

Una piccola considerazione, una folgorazione matematica avuta in macchina stamattina:
se per produrre un kg di carne ci vogliono minimo 16 kg di cereali (ci sono studi che dicono anche 20, ma io tengo il minimo...), sapete quanti pasti da 50 gr l'uno si riescono a fare? 320 pasti.
320 pasti diviso per 2 pasti al giorno, si ottiene quanti giorni quei cereali possono soddisfare parte di un fabbisogno alimentare: si ottiene 160 giorni.
Pertanto, con il cibo utilizzato in un allevamento intensivo per ottenere un kg di carne, si può sfamare per quasi 6 mesi una persona...
Un semplice calcolo matematico, che esula da etica, coltivazioni intensive, sfruttamenti negli allevamenti, spreco d'acqua, ogm, etc etc...

Solo matematica.

venerdì 18 marzo 2011

La coscienza corrotta

Sono frastornata dalle notizie che si rincorrono in questi giorni, le problematiche in Libia con i possibili attacchi aerei, il terremoto in Giappone, radiazioni atomiche, centrali atomiche in Italia, l'omicidio di Yara...opinionisti a destra e a manca, ogni fronte è pronto per aggredirci e inebetirci.
Oramai le notizie le apprendo solo dalla Rete, cerco di selezionarle, approffondirle secondo il mio sentire per estrapolarne una mia opinione.
A tal riguardo, mi è venuto in mente un articolo letto un po' di mesi fa sul controllo mentale, sulle cosidette strategie per creare una coscienza sociale comune, spenta e corrotta. Ve lo riporto, è tratto dal sito http://www.disinformazione.it/ . Vedrete che ad ogni punto, vi verrà da sorridere, vi verranno in mente gesta e parole di specifiche persone che usano questi trucchetti, e dopo un po' deciderete che è meglio spegnere la tivù, documentarsi attraverso altri canali cercando di convincere più persone possibile che c'è chi sta cercando di manipolarci....eh sìsìsìsì!!! l'ho riletto anche l'altra sera con Marika, ed entrambe, ad ogni punto abbiamo trovato esempi palesi sulla corruzione della coscienza.
... buona lettura...


Noam Chomsky ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media.

1-La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.
Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3- La strategia della gradualità
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

4- La strategia del differire
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.

5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).

6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione
Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.

7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti ...

9- Rafforzare l’auto-colpevolezzaFar credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s'incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!


10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.




Tratto da www.vocidallastrada.com

Fonte: http://www.visionesalternativas.com.





giovedì 17 marzo 2011

Ghiottoneria spazzamalinconia!

Mentra scrivo sto guardando scorrere le nuvole in cielo, il vento le spazza via e le fa arrivare e senza accorgersene, in questa giornata di Festa, si passa dal sole, al nuvolo quasi pioggia, al freddo per poi passare a un caldo tiepido che anticipa la primavera che è oramai alle porte.
Non è tempo per essere malinconici, assolutamente no. Reputo la malinconia quello stato buono e pessimista che l'anima ogni tanto c'ha...non è da buttare via, ma da preservare, è quel cordoncino che spesso si lega al passato, o quell'insoddisfazione che rende tristi, ma poi comunque sai che passa...
... e infatti c'ho una ricettina che solleva gli animi anche di chi vede nero seppia, che ho proposto anche ieri sera alla cenetta in stile giappo-vegano che ho fatto per la mia amica Marika!
Gli ingredienti sono:
- 125-150 gr di panna di farro (o in alternativa di soia)
- 50 gr di cioccolato fondente
- 75 gr di crema di nocciole (quella con il malto!)
- biscotti, amaretti vegan
- mirto
In dieci minuti al massimo si prepara il tutto: nel vaso del minipimer mettere la panna, il cioccolato fondente a pezzettoni, la crema di nocciole e frullare il tutto assieme. Frullare un bel po' finchè il composto non si gonfia rilasciando in superficie un po' di schiuma.
Dopodichè frantumare i biscotti, e distribuirne metà sul fondo di 4 bicchieri e metterci un goccio di mirto. Riempire i bicchieri con parte del composto di panna e nocciole, fare un altro strato di biscotti e concludere con un altro strato di panna.
Per guarnire si può tritatre finemente con un coltello della cioccolata fondente e distribuirla sopra, o caramellare con dello zucchero di canna mascobado del muesli misto, che prima di riporre sopra i bicchieri andremo a far raffreddare sopra un pezzo di carta da forno nella forma e grandezza del foro superiore del bicchiere.
Facile no? Questo dolcetto spazzamalinconia va riposto in frigo per almeno 2 ore, meglio ancora se fatto il giorno prima!
Questa crema è versatile: l'ho usata anche per dei tiramisù monoporzione: all'interno di una ciotolina, alternare dei biscotti inzuppati di caffè d'orzo con la crema, e concludere con il muesli caramellato!e poi in frigo!
La cena giappo-vegan m'ha dato soddisfazioni enormi! e soprattutto le ore a ciacolare sedute sul tappeto ... fino a quasi le due...grazie Mari! Mi mancavano questi momenti di vera amicizia e lei riesce veramente a darmeli...mi sento molto fortunata...

martedì 15 marzo 2011

Pensierino 2

Finalmente seduta!
Sono rientrata da lavoro alle 18.30, non sono nemmeno andata a yoga, la stanchezza che sentivo era molta e dover affrontare 1 ora di strada per andare da sola a Malcontenta (la mia compagna d'avventura oggi non poteva esserci) non mi stuzzicava molto, così di corsa a casa, con in testa un'idea brillante: fare lo yogurt autoprodotto! Era un po' di giorni che cercavo la ricetta, domenica mi sono convinta e così ieri ho recuperato gli ingredienti freschi.
Ho appena concluso l'ultima operazione, e se tutto va bene, (lo capirò domani), nei prossimi giorni vi aggiornerò sui vari passaggi da fare, e naturalmente la fonte che mi ha ispirato. L'autoproduzione mi sta veramente contagiando, e già per me è un toccasana starmene in cucina, lo è ancor di più riuscire a trasformare gli ingredienti base in qualcosa di concreto.
Ed eccomi seduta, un flash improvviso mi è apparso e il ricordo di una frase che mi disse un po' di tempo fa un amico mi è sopraggiunta..."il tuo percorso, le tue scelte sono veramente coraggiose, difficili da accogliere, e probabilmente ti porteranno anche a vedere spalle girate, per incomprensione di ciò che fai, non per quello che sei...devi essere forte!". Queste parole mi giungono in quei momenti di sconforto in cui vedo molte persone che si comportano così...faccio spalluccie e mi ripeto un mantra... "scelte...scelte...scelte..."... le accetto tutte, le accolgo tutte...

domenica 13 marzo 2011

Cannella mon amour

It's a rainy Sunday...e per fortuna che si chiama il giorno del Sole!!!
E ho voluto inventarmi un biscottino dolce dolce...che ricordasse gli inizi dell'inverno, la malinconia del Natale e i suoi sapori speziati...che fosse leggero, senza glutine, con un sapore ricco, incognito che lasciasse solo il retrogusto...ed ecco i miei biscottini Cannella mon Amour! Ottimi per il thè del pomeriggio e per colazione, e perchè no!anche per lo spuntino a lavoro! che dite, continuo????
Ok, allora gli ingredienti sono:
- 240 gr di farina di riso
- 75 gr di mandorle tritate
- 90 gr di zucchero mascobado
- 90 gr di margarina
- latte di mandorla quanto basta
- mezzo cucchiaino di bicarbonato
- 1 cucchiaino e mezzo di cannella in polvere
- 1 cucchiaino di zenzero in polvere

Impastare tutti gli ingredienti, ad esclusione del latte di mandorla, fino a formare un composto granuloso. Dopodichè aggiungere il latte, fino a formare un insieme non eccessivamente sodo, ma nemmeno molliccio...e mettere in frigo a rassodare.
Trascorsa un'ora, aiutandosi con un cucchiaio, prendere un po' di impasto per volta, rotolarlo con le mani e schiacciarlo, appoggiarlo in una leccarda e così via...non serve distanziarli molto questi biscotti, non si allargano. Si infornerà a 150 gradi per 15 minuti circa. Questo circa per i minuti e la temperatura è perchè : io li ho infornati nel forno della cucina economica che ha tutta una gestione a sè...però il risultato è stato ottimo! (oltre che molto economico, di sti tempi si fa pure economia con il gas dei fornelli...) E dopo avermene pappati un po' oggi pomeriggio aspetto con ansia domani matttina...a colazione e li abbinerò a una tazzona di caffè d'orzo con il latte di mandorla!
Questo weekend mi sono sbizzarrita, ed ho un sacco di idee per testa di cose da fare e autoprodurmi!
Nelle prossime settimane di auto-produrrò lo yogurt, la pasta acida, ed il pane direttamente dalla mia pasta acida! Ho in serbo un dolcetto crudo, ghiottone e versatile che mi riservo  per una di quelle giornate malinconiche in cui c'è la coccoladipendenza che bussa alla porta! L'ho provato e l'ho mangiato, provato e mangiato, provato e mangiato...ebbene sì è l'antidepressivo per eccellenza...
Ora chiudo, stasera si va al giapponese! e che si mangia una vegetariana al giapponese? beh, spaghettini al grano saraceno con le verdure! che dire...mai paura!
E.

venerdì 11 marzo 2011

Dolcezze ai datteri

Vi propongo questa ricettina, molto veloce, crudista e ghiottona ^-^
E' versatile, va bene per un thè con le amiche, per un invito improvvisato a casa di amici, e anche per colazione! (così a detta del mio amico Leo, che se li è divorati proprio a colazione!!!)
Si tratta di una ricetta che avevo nel cassetto, tra i miei appunti e che ho opportunamente personalizzato come il mio solito!
Ecco gli ingredienti:
- 300 g di datteri snocciolati
- 2 cucchiai di latte di soia o di riso
- 1 cucchiaio di miele
- la buccia di un arancia, o in alternativa quella di un limone
- 100 g di cocco grattuggiato
- una manciata di mandorle tritate
Tritate finemente i datteri, aiutatevi con un robot, vedrete che pur lui chiederà aiuto all'inizio, necessiterà assolutamente del latte che andremo ad aggiungere. Dopodichè aggiungere il miele, la buccia d'arancia, le mandorle e il cocco grattuggiato. Deve risultare un impasto di consistenza media, non eccessivamente mollo.
Poi, con questo composto formate delle palline e rotolate su dell'altro cocco. Mettete in frigo per almeno un'ora e servite!


Buon relax! e buona dolcezza a tutti!
E.

La forza della natura

Le notizie che stanno giungendo in queste ore, le foto e i video del Giappone sono veramente agghiaccianti. Il dolore che si immagina nell'immedesimarsi in tutte queste persone/animali che stanno subendo le conseguenze del terremoto è molto forte. Li vivo molto i terremoti, me li sento proprio vibrare dentro.
Molti ne parleranno, molti ci faranno vedere le disgrazie. Ma non c'è solo la distruzione, dietro a tutto questo c'è un'immensa forza della Natura, che non dobbiamo dimenticare.
E' la sua ribellione, è il suo farsi sentire, ci chiama e dice "ci sono, osservami, rispettami, amami", è la similitudine della nostra vita, fatta di attimi fantastici dai colori estasianti, e da attimi di profondi dolore e catastrofici.
E' stupore quello che mi esce quando accadono queste cose.
Affianco da un lato il dolore per le persone che perdono tutto che abbraccio simbolicamente,  e dall'altro la meraviglia che colgo dalla Natura stessa, che non vuole mai smettere di insegnarci qualcosa.
E miei pensieri volano e divagano...Natura, Madre Natura, la Natura che è in noi, Bios...Io, la Natura...e il cerchio della Vita che continua...

venerdì 4 marzo 2011

Grandi raggi di sole

Wow! una giornata ricchissima di raggi di sole!
Fuori il sole splende, l'aria frizza e sembra di starsene in montagna, dopo giornate di VentoAcquaNeveFreddoumido ci voleva quel raggio di sole che ci scaldasse e che sembra dire..."la primavere sta arrivando, con le sue gemme piangenti, ma anche con le sue belle improvvisate, come una risata che vuole esplodere, come l'entusiasmo tipico dei bambini, spensieratezza e voglia di vivere!!!"

L'altro raggio di sole è Barbara, che mi ha omaggiato del Sunshine Award 2011, e ne sono veramente lusingata. Seguo Barbara da un bel po' di tempo, purtroppo non la conosco di persona, ma confido nel VeganFest ad aprile, ce la dovremmo fare! Condivido con lei molte passioni, e mi piaceeeeeeee.............. in molte cose mi sembra di specchiare qualcosa di me...e aver ricevuto questo premio da lei è stato veramente un onore!

Due paroline sul Sunshine award 2011: è un premio on-line tra blogger, che si fa circolare per far conoscere i propri amici e i blog che si ama e frequenta. Quando si riceve questo premio si deve:
* Ringraziare coloro che ci hanno premiato.
* Scrivere un post per il premio.
* Passarlo a 12 blog che riteniamo meritevoli.
* Inserire il link di ciascuno dei blog che abbiamo scelto.
* Dirlo ai premiati.

Ed ecco l'elenco dei blog che seguo e desidero premiare...(è difficile però star dentro a 12...)
- Cucchiaio di legno
- Diario di una papà dopo congedo parentale
- Stiletico
- Equo, Eco e Vegan
- Occhi Senza Veli
- Salute olistica: benessere globale
- Vivere verde
- la Regina del sapone
- Zenzero e Zen
- Chiaralascura
- Erbaviola
- Vegan lifestyle e altre storie

Pian pianino li avviserò un po' tutti....!!

Continuando con i raggi di sole,ce n'è stato  un altro che ha rallegrato la mia giornata di ieri. Ho pranzato in un delizioso ristorante di Treviso, Basilico 13, segnalato anche su 2spaghi, con un caro amico che non riuscivo a vedere da tempo, ed è stato come prendere una boccata d'aria in un giorno di vacanza spensierata in riva al mare... sono stata veramente bene, finalmente poter liberamente far due chiacchere senza interporre telefono/mail/sms, comunicazione vera, intesa come non solo scambio di chiacchere/parole, ma anche espressioni, SorrisiRisate, una realtà veramente libera che cerco in tutti i rapporti che ho con le persone a cui tengo, perciò un grazie anche a Luca...Naturalmente ci siamo letteralmente affogati in ciò che Basilico13 offriva per noi vegetariani...lasagne alla zucca, lenticchie con le verdure, broccoli pasticciati, ceci al curry, "rosoline" (il papavero selvatico), seitan...
E per finire, un'altro raggio di sole direttamente dalla mia cucina: una salsina veloce da fare con l'avocado. Prendete un avocado maturo e una manciata di mandorle. tritate finemente le mandorle (io uso quelle del mandorlo di mia mamma), unite l'avocado e frullatelo assieme, aggiungendo un goccio di olio per amalgamare bene il tutto, e un pizzico di sale. Ne esce un'ottima salsina da spalmare su crostini per un aperitivo, o su una fetta di pane tostato da abbinare a un'insalata mista come piatto unico. Che ne dite? stuzzica??
Altri raggi di sole stanno arrivando e altrettanti ne distribuisco! Buon weekend!
E.

mercoledì 2 marzo 2011

Pensierino

Ascolto il vento sibilare, e mi commuovo perchè vuole comunicare pure lui...ci mette tutto sè stesso per parlare alla Natura, a stimolare i nostri sensi, a risvegliarci...
Mi piace riscoprire l'essenzialità e la semplicità...non è un vento "cammuffato", "vestito d'altro", è solo sè stesso... questo è il bello della Natura, non apparire, ma essere...