mercoledì 29 dicembre 2010

Cantucci dolcissimi

Quest'ultimo mese? Mi sono messa in letargo.
La voglia di starmene al calduccio, il desiderio di sperimentare in cucina, il desiderio di metterci più lentezza possibile nelle cose che facevo; allontanarmi dai pensieri del lavoro, dallo studio, (ahimè, forse me ne pentirò la settimana prima degli esami), dal caos e dalla frenesia...non mi sono organizzata nemmeno una "gita" in centro per vedere la città illuminata...è stato proprio un letargo di cui ne avevo bisogno.

Una delle varie ricette che ho sperimentanto in questo periodo, che ha riscosso pure successo, è nata per puro caso: sfogliando "Il grande libro della cucina vegetariana" edito da Edizioni Newton, sono stata ispirata dalla ricetta dei biscotti all'anice...sconvolta la ricetta originale, questo è quanto è venuto fuori a me:

Ingredienti:

250 gr farina bianca di farro

250 gr di zucchero di canna

4 cucchiai di olio d'oliva extravergine

1 manciata di mandorle tostate

mezzo bicchiere di latte vegetale



Il procedimento è molto veloce, si tratta di impastare farina e zucchero assieme, e aggiungere del latte vegetale: io ho usato sia il latte di soia che quello di riso; dipende dai gusti, decsisamente più goloso e dolce usando il riso (in entrambe i casi il risultato è garantito).
Raggiunta la consistenza omogenea dell'impasto (non deve esser molle, ma assomigliare a una pasta brisè), dividere l'impasto in 3 palline più piccole, a cui si andrà ad aggiungere le mandorle tostate. Fatto questo, tirare le palline in filoncini lunghi e abbastanza stretti, che si riporranno su di una teglia e poi in forno a cucinare a 180 per 20 minuti.
Trascorso questo tempo, tirarli fuori e tagliarli in tanti biscottini (che avranno proprio la forma dei cantucci), e riporli nuovamente in forno per effettuare la seconda cottura (tipica dei cantucci).
Sono deliziosamente buoni e sono dei veri e propri bis-cotti... cioè cotti due volte, e garantisco che sono così croccanti e duri, giusti da inzuppare nel caffè o in un bicchiere di Vin Santo! o li ho pure confezionati per regali natalizi.

Le feste natalizie cerco sempre di cammuffarle...mi lasciano sempre molta malinconia.
L'ipocrisia è quella cosa che più mi rattrista: ci si sente "buoni" solo in questo periodo dell'anno? ci si fa dei propositi solo perchè l'anno è finito e in qualche modo si deve pensare a quello che verrà? mah... sono cose che non fanno per me. Mi lascio vivere giorno per giorno, sto cercando di dare importanza al passato senza rendermi schiava di quello che è stato, e dall'altra parte di vedere un futuro senza troppe aspettative. Ecco che mi rimane il presente da riempire di quello che effettivamente sono, dei sogni che faccio e che desidero realizzare passo per passo. Con estrema difficoltà, ma molta consapevolezza. Un passo nel cambiamento che sto vedendo in me.

lunedì 6 dicembre 2010

Soda bread

Perchè una giornata di pioggia deve essere per forza una giornata triste?
Per me oggi non è affatto così! Mi sono svegliata veramente bene, nonostante l'ultimo sogno di stanotte non fosse così sereno e tranquillo, però la pace l'ho ritrovata subito appena mi sono seduta a tavola per colazione. Si tratta del "mio" momento della giornata, in cui mi strafogo di qualsiasi cosa, e tassativamente sempre diversa rispetto alla mattina precedente!
Oggi avevo voglia di yoghurt di soya alla vaniglia con muesli e frutta secca...
e già sto pensando a domani....soda bread con crema di nocciole...irresistibile!!! La scoperta del soda bread è stata una rivoluzione per me. L'intolleranza al lievito mi aveva portato a escludere definitivamente il pane dalla mia tavola, fino a quando mi sono imbattuta in questa ricetta, tratta dal blog di Yari, un blog che seguo spesso perchè ricco di spunti vegani, di piatti di tutto il mondo...leggendo Yari viaggio pure io....
Questa ricetta, per carenza di ingredienti nella mia dispensa, l'ho dovuta adattare, e ne è uscito un ottimo pane, che a me è piaciuto ancora di più! Elenco di seguito gli ingredienti:
- 500 gr farina integrale di farro
- 200 gr di farina di farro bianca
- 1/2 litro di latte di miglio
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- 1 pizzico di sale
- una manciata di semi di sesamo
Ho mescolato tutti gli ingredienti solidi tra di loro, e poi aggiunto il latte di miglio e lavorato il tutto per 10 minuti. Ci vuole braccio, perchè più si lavora e migliore sarà il risultato. La mia alternativa per i momenti in cui sto anche facendo altro ai fornelli, è utilizzare il robot da cucina, con planetaria annessa, e lasciar che rimesti il tutto lui...è un amico fidato per i momenti critici.
Quando il panetto risulta essere liscio e non appiccicoso, è pronto per essere infornato.
Predisporre la pagnotta da riporre in una teglia rotonda, oppure un filoncino da inserire in una teglia adatta per fare il pane a cassetta. Questo giro l'ho fatto proprio in quest'ultima.
Prima di infornare a 200°, fare una croce sopra il composto per permettere la lievitazione.
Dopo circa 20 minuti abbassare la temperatura del forno a 180° e dopo altrettanti a 160°: il pane cuoce meglio a una temperatura decrescente. Dopo circa 45-50 minuti il pane è pronto!
E' già andato a ruba...crostini con l'hummus, tagliato a quadretti e tostato per la zuppa di ceci e castagne, a fette per la colazione di ieri....se dovesse rimanere per più di qualche giorno, non preoccupatevi, coperto da un canovaccio di cotone rimane buono e morbido per quasi una settimana.