venerdì 18 giugno 2010

La valigia

Preparare la valigia è sempre un' incognita...quest'anno manca un giorno alla partenza e ancora non so cosa e quanto mettere in valigia. Sembra sempre che tutto ti debba servire, ma per una settimana devo per forza portarmi dietro l'armadio?


No, quest'anno voglio essere molto easy...


La meta sarà Torre d. Stelle, in Sardegna....e quindi magliettine, shorts, ciabattine...tutto ciò che di più piccolo e leggero non ci sia nel mio armadio. Poi qualche vestitino per la sera e un paio di sandali, ma nulla di più...ho visto che più semplici si è in vacanza, e meglio si sta.
E nel beauty? Beh, un piccolo flaconcino lo riempirò con bagno schiuma all'avocado...qualche campioncino di shampoo...creme solari, e doposole...la crema alla calendula, la fascia per i capelli, phon da viaggio, pettine e spazzola e spazzolino...



Ciò che peserà di più è l'accumulo di mesi di pensieri e stress e delusioni, e devo ritornarmene più leggera.

Quest'anno voglio una vacanza all'insegna del relax, del sole, delle riflessioni, e di libri. Ecco dunque che necessito di libri...ebbene, quali porto? Ne ho più di venti accumulati lì in questi mesi, in cui lo studio mi ha subbissato e occupato tutto il tempo libero a disposizione.

Di sicuro mi porto il libro che sto leggendo ora di Banana Yoshimoto "Chie-Chan e Io " e poi sono ricaduta in queste scelte: "un uomo solo" di Christopher Isherwood (da cui è stato tratto il bellissimo film "A single man", che mi ha toccato l'anima) e un libro di psicoterapia consigliato dal mio prof. di Bioenergetica "Se incontri il Buddha per la strada uccidilo" di Sheldon B.Kopp.

Non mancherà il mio quaderno, per le riflessioni, per riportare le frasi interessanti tratte dai libri che leggo, e sicuramente la macchina fotografica digitale.


Ogni volta che mi ritrovo a far la valigia, qualcosa risale dentro di me. Partire per scoprire e conoscere nuovi posti è l'avventura più bella che ci sia, ma mi terrorizza sempre quello che ritroverò quando rientro a casa...

Ora la chiudo...ah, la cosa che non deve mancare è il sorriso, sempre il sole stampato in faccia per favore!!!

giovedì 17 giugno 2010

Grigio Topo

Oggi vedo tutto grigio. Grigio topo.
Mi capita di osservare il mondo con i colori. E' una maniera per trovare le sfumature in quello che accade, e mi accade.
E oggi è grigio. Non c'è tepore dentro di me, -odio queste giornate!!!-, e anche fuori le nuvole passano veloci e quando si fermano sono così grigie che rilasciano tanta di quella pioggia da poter annaffiare il mondo da quanto forti sono.
Il grigio è un colore strano: è il mescolamento del nero, il lutto, la morte...e il bianco...il candore, il colore degli angeli, la gioa. Perciò una giornata grigia, è quella giornata in cui vedi nero, ma voresti il bianco. Oppure vedi il bianco, ma il nero sta lambendo contro di te.
Un colore che contrasta, che dipende dal lato in cui lo osservi...
...e oggi è una giornata grigio topo, di quelle che non vorresti mai che capitassero, perchè vedi quasi nero...di quelle pessimiste...
Magari, cerco di fermarmi per non sprofondare, e guardo verso il bianco.

martedì 15 giugno 2010

Pasta fredda primi caldi

Queste non sono le giornate adatte per parlare di cibi freschi e pronti...la temperatura si è abbassata e il grigiore con questa pioggerella autunnale fanno a dir poco desiderare di voler mettersi ai fornelli a preparare una pasta fredda!
Però i colori caldi di questo piatto possono aiutarci a riscaldare il nostro appetito, ed ecco qui una veloce pasta fredda molto accattivante, veloce da fare, e adatta anche alle persone che hanno qualche problema con il glutine.
L'ingrediente principale è la pasta di mais, che ho scoperto in quanto sono intollerante al grano. Molto gustosa, risulta essere più appettibile rispetto alla pasta di riso, nono scuoce e inoltre è veramente saziante.
La prima volta che l'avevo preparata, avevo utilizzato 100 grammi a persona, e il risultato è stato una valanga di pasta, che mi ha decisamente riempito. Le volte successive sono stata prudente, con 70 gr a persona.

Per questa pasta fredda, gli ingredienti per 4 persone (o 2 persone utilizzandola per due pasti) sono:
- 280-300 gr di pasta di mais, consiglio ricci o pennette;
- 2 zucchine
- 2 carote
- 50 gr di mandorle
- 2 cucchiai di olio di oliva
- un cucchiaino di curcuma
- sale q.b.

Si mette a bollire l'acqua per cuocere la pasta, e nel frattempo si mondano zucchine e carote, e si tagliano a rondelle.
In una padella con l'olio di oliva, si saltano le verdure a fuoco vivo, aggiungendo un pizzico di sale e il cucchiaino di curcuma. A me piacciono croccanti le verdure saltate, così perdono pochi nutrienti, rimangono più colorate e le mastico di più!
Le mandorle invece vanno sminuzzate e tostate in un antiaderente facendo attenzione di non bruciarle troppo.
Quando l'acqua bolle cucinare la pasta attedendosi alle tempistiche riportate nella confezione e dopo averla scolata, aggiungerla nella padella con le verdure e le mandorle tostate. Mescolare il tutto assieme e poi riporre a raffreddare in una terrina.
Il raffreddamente deve avvenire in due fasi, la prima a temperatura ambiente per circa 40 minuti e poi in frigo .... e poi il piatto può essere servito!!!
L'ho provata anche tiepida, buona sì! ma l'effetto da fredda è tutta un'altra, in quanto la tostatura delle mandorle e la curcuma si amalgano con il tempo al resto degli ingredienti!


martedì 8 giugno 2010

Rosso ciliege

Nel mio giardino ho due piante di ciliege. Sono due "fuscelli" di appena 4 anni che quest'anno hanno deciso di esplodere!A grande sorpresa ci siamo ritrovati con una produzione esagerata e inaspettata sia per qualità che per quantità....!!! e la cosa che più mi piace fare è tornare da lavoro, avvicinarmi a questi alberelli, e mangiarle lì sotto...una di seguito all'altra...ahh!!! Troppo buone!!!!

Ma quali benefici ha questo fantastico frutto? Quello più importante, a mio avviso, è quello depurativo e disintossicante. Risulta essere anche sedativa per la presenza di bromo tra gli elementi minerali che la compongono(questa virtù veniva considerata già dalla Scuola Salernitana). Inoltre è regolatore gastro-epatico e aiuta nell'eliminazione degli accumuli di acidi urici.
Sarebbe ideale mangiarla un'ora prima dei pranzi, oppure tre ore dopo, soprattutto per favorire la digestione. Naturalmente, come per ogni frutto, è vietato bere dopo aver mangiato ciliege...la colica è quasi immediata, crea dolori lancinanti all'intestino, con irrigidimento di tutta la pancia... (l'esperienza insegna...purtroppo)

lunedì 7 giugno 2010

Accademia plumcake


Questo fine settimana ci sono state le ultime lezioni accademiche della Scuola di Naturopatia che frequento...e venerdì sera, presa dall'agitazione pre-esame mi sono detta..."perchè non addolcirci un po' con un dolce?"
Così ho ideato questo semplice plumcake vegano, a base di ingredienti semplici:

Ingredienti
- yogurt di soia bianco, 125 gr
- margarina vegetale, 75 gr
- farina di farro bianca, 150 gr
- farina di farro integrale, 150 gr
- zucchero di canna, 125 gr
- latte di soia, quanto basta
- cremor tartaro, una bustina
- noci, 1/2 ciotolina
- nocciole, 1/2 ciotolina
- mandorle, 1/2 ciotolina
- 1 mela

Tritate noci, nocciole e mandorle fino a quasi polverizzarle; io ho utilizzato un macinino a pressione.
Dopodichè in un robot mettete yogurt, margarina e zucchero e fate andare fino a quando il composto diventa omogeneo, aggiungendo un po' di latte per permettere allo zucchero di sciogliersi.
Aggiungete la farina con la frutta secca macinata e il lievito, e con l'aggiunta di altro latte di soia create un composto omogeneo e di consistenza morbida. Lasciate andare il composto per 3-4 minuti.
Nel frattempo pre-riscaldate il forno a 170 gradi, e preparate uno stampo da plum-cake ricoperto da carta da forno bagnata e strizzata.
Prendete il composto, versatelo nello stampo e disponete delle fettine di mele al di sopra cospargendole poi con delle zucchero di canna.
Mettete in forno, e dopo 50 minuti il plum.cake è pronto!

Naturalmente si può utilizzare terrina, cucchiaio di legno e forza delle proprie braccia! ma il tempo che avevo a disposizione era veramente poco, e visto che l'intenzione era delle migliori, non mi sono sentita in colpa di non aver trasmesso la mia energia!

In classe tutti ne sono stati entusiasti...e hanno chiesto il bis!!!

venerdì 4 giugno 2010

tra i miei appunti...

In questi giorni, presa dallo studio che sta occupando ogni mia ora libera extra lavorativa, mi sono imbattuta in una poesia trovata in una dispensa di appunti naturopatia applicata...l'autore non è citato (se qualcuno lo conosce me lo dica!!!) e mi ha colpito la profondità delle parole, che ogni giorno stanno scavando in me...

Ogni situazione diventa un dono:
l'amico che ci assiste
il nostro prossimo che ci delude
lo sconosciuto che ci sorride
le persone gentile e quelle brutali
le persone che corrispondono alle nostre aspettative
e gli altri.
Tutti ci procurano occasioni
per esplorare noi stessi
per scoprire qualcosa in più su noi stessi
e
per indurci a cambiare.
Il nocciolo della questione
non è mai un altro individuo.
Siamo sempre noi.
Il nocciolo della questione
non è come cambiare gli altri.
E' come cambiare noi stessi
per non rivivere
le stesse esperienze dolorose.
Da queste parole risuona l'IO, la forza che proviene da dentro me stessa, che si infrange contro quei dolori che mi fanno e faranno crescere....
beh, è sempre quell'antilope di ieri che risiede che vuole venir fuori, senza porre giudizio negli altri, ma sfruttando le occasioni di vita in una rivincita!
Buona giornata allora! Qui un sole tiepido e timido stenta ad uscire!
Ma il Sole è dentro di noi!

giovedì 3 giugno 2010

Antilope rovesciata

Meno di un anno fa, spinta da un sabato pomeriggio ricco di energia, e convinta di aver molto da dare e da dire, decisi di aprire un blog in cui trattare quello che mi piace fare e condividerlo con la rete!
Poi il vuoto...10 mesi in cui ci pensavo, facevo foto, segnavo idee, entravo per scrivere...e poi non trovavo la spinta giusta per dare il via a questa nuova strada da intraprendere.
Fino a quando non è arrivata l'antilope rovesciata. Questo animaletto è arrivato nella mia vita durante il tirocinio di pratiche Idroterapiche della scuola di Naturopatia di Trento che sto frequentando.
Quel venerdì di maggio arrivata a Dro, nella sede dove veniva tenuto il corso, il mio "guru" insegnante Marzio, ci fece scegliere una carta da un mazzo raffigurante animali guida degli indiani d'America. La mia fu l'Antilope rovesciata. Ci venne detto di di idealizzare l'animale e di pensarlo nei giorni di permanenza al tirocinio , affinchè la sua anima ci affiancasse e seguisse in quello che avremmo dovuto svolgere (tra cui una prova pratica!!!!!).
Il venerdì e il sabato ci pensai all'antilope e in noi scaturiva sempre più forte la curiosità di sapere il significato di quella carta! Fino a quando la domenica ci venne fatto leggere cosa voleva dire quella figura.
L'antilope ha un bellissimo significato. E' l'animale guida, che indica la strada giusta da intraprendere, sempre a favore del bene e della comunità; il suo spirito viene invocato dagli sciamani per trarre dalla sua conoscenza la capacità di agire senza timori e nella verità. C'era anche una piccola storiella in cui l'antilope avvisando un villaggio della carestia (mi sembra) che si avvicinava disse loro di darsi una mossa, e che se avessero avuto fame avrebbero potuto uccidere e mangiare lei....e così fecero... (povera antilope....)
La delusione venne quando lessi il significato dell'antilope rovesciata: ha le stesse caratteristiche di quella normale, ma non agisce, si blocca e non prosegue con i propri intenti. Al che rimasi stupita perchè non mi ci riconoscevo, e per dissuadermi da questo pensiero negativo mi dissi che si trattava solamente di un gioco di "carte", che non potevo abbattermi per una cosa del genere.
Marzio invece mi disse che dovevo trarne qualcosa, che quell'antilope che non vedevo così identificata in me, voleva forse farmi reagire di più o regalarmi qualcosa.
...e le sue parole risuonarono per un paio di giorni, fino a quando riuscii a comprendere l'antilope rovesciata che c'è in me! Le mie belle idee non le metto a fruttare, e chi ne risente sono solo io!

Devo ribellarmi alla mia parte rovesciata, e quindi ecco perchè sono ritornata sui miei passi, che non so dove mi condurranno, ma sono certa che sarà una strada così ricca di emozioni che non posso farne a meno!!! Le cose "negative" che abbiamo in noi sono una ricchezza: quando riusciamo a superarle creiamo benessere in noi stessi e questo significa crearlo anche negli altri...
Che ne dite? Riuscirò a sconfiggere la parte al rovescio che c'è in me????